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Attualità martedì 07 luglio 2015 ore 14:55
Angelini: "Con me la Cgil starà di più in azienda"
Prima uscita ufficiale del nuovo segretario generale toscano che ha bacchettato il neo assessore Saccardi: "Niente decisioni unilaterali sulla sanità"
FIRENZE — E' in carica da appena cinque giorni, Dalida Angelini, ma già ha già preso in mano le redini del sindacato che l'ha eletta a grandissima maggioranza segretario generale della Cgil Toscana.
"Probabilmente - ha detto Angelini parlando del suo approccio alla guida della Cgil - farò qualche riunione burocratica in meno e qualche assemblea in più nei luoghi di lavoro, per rendermi conto delle difficoltà reali dei lavoratori".
Non si tratta di una stoccata ad Alessio Gramolati, di cui Angelini ha preso il posto, quanto piuttosto di una missione personale. Un modo per tenere stretto il legame con i lavoratori in un momento in cui la crisi sta allentando la sua morsa ma in cui le difficoltà nelle aziende si moltiplicano.
Come ad esempio al Carrefour, con la multinazionale francese che ha imposto l'apertura h24 di un negozio a Massa. "E' un errore culturale enorme - ha detto Angelini - C'è la crisi di un modello di distribuzione, quello degli ipermercati, e c'è crisi dei consumi quindi le persone fanno la spesa in modo. Ma a fronte del fatto che i soldi non ci sono e le persone comprano diversamente, non si può pensare di aprire per 24 ore".
L'auspicio è invece quello di mantenere forte il rapporto di confronto con la Regione, anche se le premesse non sono buone secondo il neo segretario della Cgil. "Le dichiarazioni dell'assessore regionale Saccardi sul privato sociale e i Cup - ha spiegato Angelini - rappresentano una rivoluzione mai discussa con nessuno".
Da qui la critica del metodo. "Prima facevi un confronto e dicevi quali erano i problemi - ha ricordato Angelini -, oggi li leggi sul giornale. Mi sembra che l'aria sia cambiata, e mi auguro sia stato solo un errore. Vedo che si preferisce ragionare di questi temi su Facebook e meno negli incontri ufficiali, credo sia un errore".
Meglio invece lavorare sul futuro del rapporto tra impresa e lavoro e in questo senso ben venga la proposta di Rossi di introdurre un modello di relazioni alla tedesca.
Infine una parola sul referendum in Grecia: il segretario regionale non si è pronunciata sul merito dl voto, quanto piuttosto sul metodo. "Mi piacerebbe che dalla Toscana - ha rilanciato Angelini - si potesse lanciare un forum con i sindacati europei per provare a ridiscutere di quali scelte possono partire da qui per provare a cambiare le politiche, e far sì che vadano avanti le idee del sindacato europeo. Siamo alla vigilia del congresso della Ces a Parigi, potrebbe essere un modo per provare, su questo versante, ad avere una posizione più unita possibile".
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