Cronaca mercoledì 30 novembre 2016 ore 14:05
Banca Etruria, tre assoluzioni, ricorso in appello
Assolti dall'accusa di ostacolo alla vigilanza l'ex presidente Fornasari, l'ex dg Bronchi e il direttore centrale Canestri. Il pm ricorrerà in appello
AREZZO — La sentenza di assoluzione per tutti e tre gli imputati è stata pronunciata dal giudice per le udienze preliminari Annamaria Lopresti.
Il procuratore della Repubblica di Arezzo Roberto Rossi e il pm Julia Maggiore avevano chiesto due anni e otto mesi per Fornasari e Bronchi e due anni per Canestri, mentre Bankitalia aveva presentato istanza di risarcimento danni per 320mila euro. ADopo la lettura della sentenza, la pubblica accusa ha annunciato che ricorrerà in appello.
L'inchiesta risale alla fine del 2013, quando gli ispettori di Banca d'Italia, in una relazione, evidenziarono "criticità di rilevanza penale" nel bilancio 2012 dell'istituto bancario aretino.
In particolare, il gup ha decretato l'assoluzione perchè "il fatto non sussiste" in merito all'ostacolo alla vigilanza nell'operazione di Banca Etruria relativa alla cessione degli immobili della società Palazzo della Fonte.
Per quanto riguarda invece i capi di imputazione relativi ai crediti deteriorati, il gup ha deciso che i comportamenti tenuti a suo tempo da Giuseppe Fornasari, Luca Bronchi e Davide Canestri nei confronti degli ispettori della Banca d'Italia "non costituiscono reato".
Al momento della sentenza Fornasari non era presente in aula mentre Bronchi e Canestri sì. Nessuno dei due ha rilasciato dichiarazioni pur essendo evidente la loro soddisfazione.
"Voglio ricordare che il processo è stato fatto sulle carte dell'accusa - ha commentato invece uno degli avvocati di Bronchi, Antonio Bonacci - Noi abbiamo accettato il rito abbreviato proprio perchè convinti della correttezza dell'operato dal nostro cliente, poi dimostrata nel corso del processo".
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