Niente film su Maidan, "È disinformazione russa"

AREZZO — La guerra tra Russia e Ucraina non si combatte solo sul campo. E neppure con le sole armi. A dimostrarlo è la bagarre politica che, ad Arezzo, ha creato un vero e proprio caso intorno alla proiezione di un film, su richiesta di un consigliere comunale, che alla fine non si terrà.

Inizialmente, infatti, per sabato 18 Gennaio era prevista una serata nella Sala Rosa, nel palazzo comunale, dedicata al film Maidan. La strada verso la guerra. Un documentario che, su richiesta del consigliere del Movimento 5 Stelle, Michele Menichetti, avrebbe dovuto far luce sul conflitto che, da Febbraio 2022, sconquassa l'Europa.

La proiezione, però, è stata sin da subito criticata: il film, infatti, sarebbe un mezzo di propaganda filorussa, presentando le manifestazioni pro Unione Europea di Maidan del 2014 come un colpo di Stato. 

Una polemica non da poco, che oltre a coinvolgere molti cittadini e cittadine, ha chiamato in causa anche l'eurodeputata e vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno, del Partito Democratico. Tanto che, alla fine, come annunciato dal sindaco Alessandro Ghinelli, l'ufficio di presidenza del Consiglio comunale ha ritirato l'autorizzazione.

"L'evento di disinformazione è stato annullato - ha commentato su X, ex Twitter, la stessa Picierno - grazie alle cittadine e ai cittadini che si sono mobilitati e alle istituzioni locali che si sono dimostrate sensibili e attente. La disinformazione del regime putiniano è un problema di sicurezza e continueremo ad essere vigili e attenti, ognuno per la propria parte di responsabilità".

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