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Attualità lunedì 28 febbraio 2022 ore 09:57

Toscani raccolgono beni necessari per l'Ucraina

Raccolta beni prima necessità - Foto archivio

Comuni, associazioni e semplici cittadini toscani hanno avviato raccolte di beni di prima necessità da portare in Ucraina con corridoi umanitari



FIRENZE — Una grande catena di solidarietà è partita spontaneamente nelle ultime ore per organizzare la raccolta di beni di prima necessità da portare in Ucraina attraverso corridoi umanitari. 

Intanto i piani di accoglienza sono allo studio a livello regionale e provinciale con vertici nelle prefetture per la gestione dell'emergenza relativa ai profughi in fuga.

Amministrazioni comunali, associazioni di volontariato e semplici cittadini riuniti in comitati civici hanno lanciato appelli attraverso i social per raccogliere kit di primo soccorso e medicinali, beni necessari alla sopravvivenza all'aperto come teli, tende e coperte, oltre a vestiario e cibo a lunga scadenza.

Sul confine occidentale si sono radunate migliaia di donne e bambini in fuga dalla guerra, alcuni sono arrivati in Italia tra sabato e domenica superando la frontiera a Trieste.

A Firenze l'accoglienza sarà attiva non appena le modalità saranno concordate con il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, è quanto il sindaco Dario Nardella ha assicurato all'ambasciatore ucraino Yaroslav Melnyk nel corso di un colloquio telefonico svoltosi oggi. Il sindaco conosce da anni l'ambasciatore e i due hanno ottime relazioni legate anche al gemellaggio tra Firenze e Kiev. Il sindaco ha assicurato che tutto è pronto per l'accoglienza dei profughi. Intanto la comunità ucraina ha avviato una raccolta attraverso onlus locali per aiuti da destinare ai rifugiati che stanno arrivando in Italia e per aiuti umanitari da inviare al popolo ucraino. Attivo anche il Robert F. Kennedy Human Rights Italia presso la sede di via Ghibellina. Si sono attivate le associazioni di volontariato ma anche semplici cittadini come il Comitato Cittadini per Firenze che ha organizzato una raccolta presso il Parterre di piazza della Libertà.

A Prato il Comitato Pro Emergenze e gli uffici comunali sono stati attivati sul fronte dell'accoglienza a sostegno dell'Ucraina. Il sindaco Matteo Biffoni e gli assessori all'immigrazione Simone Mangani, alla pubblica istruzione Ilaria Santi e alle attività produttive Benedetta Squittieri hanno incontrato i rappresentanti della comunità ucraina di Prato, tra cui Don Nicola Dzudzar "In queste ore sta arrivando un grande slancio di generosità, ci giungono richieste dalle persone su cosa possono fare per aiutare". Il sindaco in qualità di presidente Anci Toscana, sarà al ministero dell'Interno a Roma per capire quali canali si possano attivare. L'assessore all'immigrazione Simone Mangani è invece oggi alla Prefettura di Prato per coordinare le iniziative e le azioni di accoglienza sul territorio. Il Comune ha attivato una mail per i cittadini ucraini presenti a Prato che hanno necessità di segnalare difficoltà: emergenzaucraina@comune.prato.it

Anche dal Casentino, parte in queste ore, una raccolta di beni di prima necessità. Ne ha fornito indicazioni il sindaco di Bibbiena, Filippo Vagnoli che su Facebook ha annunciato "Casentino Senza Frontiere e ADRA Italia sezione locale Pratovecchio Stia stanno raccogliendo beni di prima necessità per inviare sostegno alla popolazione ucraina". "Un primo tir partirà con il materiale raccolto domenica 6 marzo, diretto verso la Romania da cui, con l’aiuto di Alexandra Timar, verrà trasportato in Ucraina. Spedizioni future verranno effettuate, verosimilmente, verso i campi profughi da Colors for Peace" ha detto il sindaco.

A Pisa il sindaco Michele Conti ha reso noto che insieme alla Protezione Civile comunale, ha convocato per mercoledì pomeriggio tutte le associazioni di volontariato di Pisa per costituire un comitato di coordinamento per gli aiuti e gestire l'emergenza "Sono convinto che Pisa saprà dimostrarsi solidale come sempre. Ho già contattato l’Amministratore di Farmacie Comunali Pisa per chiedere la fornitura di farmaci di primo soccorso da inviare insieme al materiale che raccoglieremo. Intanto, domani in prefettura si terrà la prima riunione per gestire l'accoglienza di profughi che potranno arrivare nella nostra città" ha concluso Conti, che ha incontrato gli organizzatori degli aiuti all'Ucraina assieme alla vice sindaca Raffaella Bonsangue e al presidente del consiglio comunale, Alessandro Gennai.

A Lucca l’Osservatorio per i Diritti del Comune di Lucca e le associazioni aderenti hanno organizzato una raccolta di beni di prima necessità da inviare in Ucraina con punto di raccolta presso i locali dell’Auser in via Pisana.

A Grosseto sono arrivati i primi profughi ucraini, donne e bambini in fuga dalla guerra. La macchina degli aiuti umanitari è in moto e oltre all'accoglienza sul territorio è attiva una raccolta di beni di prima necessità da inviare alla frontiera con l'Ucraina: alimenti, prodotti per l’igiene e per i bambini, coperte e vestiti per bambini. Ma ciò che manca, spiegano dalla diocesi, sono soprattutto i farmaci da banco come antidolorifici, antipiretici, ma anche garze, disinfettanti, cerotti e pannolini per i neonati. Al punto di raccolta allestito alla parrocchia dell'Addolorata, in via Papa Giovanni XXIII, se ne è aggiunto un secondo alla parrocchia Madre Teresa di Calcutta, nel quartiere Cittadella. “Molti - ha detto il vicario generale don Paolo Gentili tramite il sito della diocesi - ci chiedono come aiutare questi fratelli che arrivano. Chi può aprire la propria casa o un altro alloggio a sua disposizione può segnalare la propria disponibilità a info@diocesidigrosseto.it".

All'Elba è iniziata una raccolta di materiali di prima necessità per il popolo ucraino "In questi giorni sono stati presi contatti con la popolazione ucraina presente sul nostro territorio e siamo venuti a conoscenza delle necessità primarie" ha reso noto il Comune di Portoferraio. "Entro la fine della prossima settimana è prevista la partenza di un primo mezzo verso il confine con la Polonia, organizzato da nostri concittadini ucraini. Ringraziamo fin d'ora tutti per la collaborazione e ribadiamo il nostro fermo NO alla Guerra" così l'amministrazione comunale di Portoferraio.


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