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Attualità martedì 25 ottobre 2022 ore 15:34

Via alla frangitura, tanto olio di alta qualità

olio d'oliva

I frantoi toscani sono a pieno regime per un raccolto che garantisce il +20% di resa malgrado le anomalie climatiche patite dalle piante



AREZZO — Sarà abbondante e buonissimo l'olio extravergine d'olive Toscano Igp 2022: la frangitura è partita e i frantoi macinano a pieno regime. Lo faranno senza sosta per le prossime due o tre settimane fino a produrre circa 120.000 quintali di olio extravergine (+20%), 25.000 dei quali Igp: è la stima del Consorzio di tutela dell’olio extravergine Toscano Igp, il principale consorzio olivicolo di qualità in Italia con 9mila operatori certificati tra produttori e trasformatori, su 50mila aziende olivicole a livello regionale e 7 milioni di piante iscritte.

Le anomalie climatiche di quest'anno sono state affrontate con resilienza dagli olivi toscani, comprese le temperature sopra la media del periodo autunnale che stanno mandando in confusione le piante con il rischio di accelerare la maturazione delle olive e rimandare il loro riposo vegetativo, con ripercussioni sulla prossima annata olivicola. 

Quest'anno però intanto le cose reggono: buone le rese delle olive che si presentano sane, belle e grandi per un incremento della produzione stimato intorno al 20% a livello regionale. In rialzo i prezzi al consumo, per effetto dei rincari lungo tutta la filiera: dal vetro alla frangitura delle olive fino alle spedizione.

La produzione 2022

Sarà intorno ai 25.000 quintali la produzione stimata certificata di Toscana Igp su una produzione regionale complessiva che quest’anno si attesterà intorno ai 110.000-120.000 quintali. La volontà dei produttori olivicoli e dei frantoi è quella di assorbire l’impennata dei costi delle bollette energetiche e dei rincari di materie prime che impatteranno sul prezzo finale. 

A impattare sono rincari che vanno dal 30% in più del vetro al 35% per le etichette, dal 45% per il cartone ai costi per le spedizione fino al 15%-20% della frangitura, dove ad incidere sono i costi dell’elettricità aumentati anche del 300-400%. L’aumento medio dei costi per gli olivicoltori è del 50%.

I dati sono stati diffusi dal Consorzio di Tutela in occasione della presentazione in anteprima del nuovo olio che si è tenuta stamani 25 Ottobre al Frantoio Giannini di Vitiano ad Arezzo, organizzata in collaborazione con la Città dell’Olio.

Il turismo dell'olio

Se l'export di olio Toscano Igp vola come primo olio italiano certificato venduto all’estero con ben 33 milioni di euro di prodotto dei 53 milioni di euro su base nazionale, allo stesso modo rappresenta anche un attrattore turistico per il territorio toscano.

Si chiama oleoturismo e la sua identità è anche normativa, con tanto di legge regionale dedicata in cui si estendono all'olio le stesse prerogative del vino. Come ha ricordato la vicepresidente della giunta regionale con delega all'acricoltura, Stefania Saccardi, l'olio presenta infatti le medesime potenzialità del vino.

E' una scommessa, quella dell'oleoturismo, che la Toscana e i produttori intendono cogliere con un'offerta oleoturistica integrata fra produttori, ristoratori, operatori turistici e amministratori locali. 


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