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Attualità giovedì 25 gennaio 2024 ore 17:34
Il casco che salva la vita sperimentato in Toscana
E' il 118 di Arezzo a condurre la sperimentazione del Tes, un temnografo: individua lesioni cerebrali prima dell'arrivo in ospedale
AREZZO — Si chiama Tes il casco che salva la vita sperimentato in Toscana dal 118 della Asl Sud Est ad Arezzo. E' un temnografo e sa fornire una prima diagnosi in caso di sospetto ictus o di trauma cranico, consentendo al personale dell'emergenza urgenza di accompagnare il paziente nell'ospedale più appropriato. La nuova tecnologia, in fase di studio appunto ad Arezzo, sarà estesa alle province di Grosseto e Siena.
La Temnografia (Ttc Diagnostic) individua lesioni ed emorragie cerebrali, spontanee o da trauma, nella fase di primo soccorso. Lo studio in Asl Tse è cominciato in via sperimentale ad Arezzo, dove l’impiego del casco è stato approvato dal Comitato etico aziendale. Adesso il Dipartimento di Emergenza Urgenza della Asl Tse, guidato dal dottor Mauro Breggia, ha deciso di estendere questo studio per testare la nuova tecnologia anche a Grosseto e Siena.
La tecnologia, basata sull’uso di campi elettromagnetici a bassissima potenza, è facilmente trasportabile in ambulanza ed è in grado di individuare lesioni ed emorragie cerebrali. E proprio per queste sue caratteristiche la Asl Tse lo sta impiegando nel campo dell'emergenza preospedaliera.
Il Temnografo Encefalico Subcranico (Tes) permette di effettuare screening in modo rapido e affidabile: "L'uso di questo dispositivo – spiega il dottor Simone Nocentini, direttore della centrale 118 Arezzo – ci aiuta ad accorciare il tempo che intercorre tra la chiamata al 112 e la terapia più appropriata", fattore determinante per l'esito di patologie tempo dipendenti come l'ictus.
Grazie alla sua trasportabilità in ambulanza il temnografo raggiunge direttamente il paziente e in 5 minuti è in grado di dare una risposta al sanitario in emergenza: "Il Tes - illustra Breggia - è un casco che viene indossato e i cui sensori, che generano dei campi elettromagnetici, permettono di individuare un’eventuale emorragia in corso. È uno strumento importantissimo – prosegue - che, in caso di sospetto ictus, ha la potenzialità per determinarne la causa che può essere la rottura di un vaso, quindi un’emorragia, oppure un’occlusione di un vaso e quindi un’ischemia e di conseguenza indirizzare il paziente verso la terapia più idonea".
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