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Politica lunedì 29 agosto 2016 ore 17:00

La maledizione di Aulla

Silvia Magnani ( da twitter )

Mozione di sfiducia presentata verso l'attuale sindaco Silvia Magnani. Il suo predecessore aveva subito lo stesso destino pochi anni fa



AULLA — Nel 2013 Roberto Simoncini del Pd fu "defenestrato" con una mozione di sfiducia, adesso stessa sorte potrebbe subirla l'attuale primo cittadino, che ha, sulla testa, la spada di Damocle di un documento firmato in parte anche da alcuni consiglieri della stessa lista che nel 2014 l'aveva eletta. 

Il sindaco, Silvia Magnani, 39 anni, dipendente della Camera di Commercio e già assessore nella passata amministrazione e poi divenuta primo cittadino alla guida della lista civica Noi per Aulla, sta lavorando per cercare di far cambiare idea ai dissidenti ma ha già incassato le dimissioni del vicesindaco Vivaldi e dell'assessore Gorlandi.

In più una brutta tegola: la sfiducia del senatore di Ala Lucio Barani ( passato socialista come la Magnani, sindaco di Aulla per ben 14 anni in passato e figura politica conosciutissima in Lunigiana ), che aveva appoggiato la elezione di Magnani nel maggio 2014, salvo poi criticarla recentemente, accusandola di immobilismo e augurandosi nuove elezioni.  

Nel caso in cui la sindaca venisse sfiduciata, decadrebbero sindaco e giunta e verrebbe nominato un commissario prefettizio.

Il rischio a oggi è più che concreto: i consiglieri comunali sono diciassette e nove, dunque più della metà, hanno firmato la mozione di sfiducia che, se votata con questi numeri, scriverebbe la parola fine all'esperienza da sindaco di Magnani, eletta due anni alla guida della sua lista civica fa con una manciata di voti di vantaggio su due altri raggruppamenti civici, uno espressione del Partito Democratico.

Ad oggi la mozione è firmata dai cinque esponenti della minoranza ( tre del Pd e due di un altro raggruppamento ) e da quattro consiglieri ( ormai quasi ex maggioranza ) della lista "Noi per Aulla" scontenti dalla gestione Magnani, che le rimproverano un atteggiamento chiuso al confronto e mancanza di iniziativa su numerosi problemi del paese e delle sue frazioni.

Aulla si conferma dunque una realtà particolarmente difficile da amministrare: il predecessore di Magnani, Roberto Simoncini, come detto, decadde per una sfiducia, votata tra gli altri, in consiglio comunale, anche dalla stessa Magnani. Che la storia si ripeta? 

  


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