Politica giovedì 05 maggio 2016 ore 18:30
Gruppi consiliari, chi spende tutto, chi risparmia
La Corte dei Conti ha esaminato i bilanci dei gruppi del Consiglio regionale in carica dal 2010 al 2015. Contestata un'irregolarità. Tutte le cifre
FIRENZE — Nel corso del mandato, i gruppi consiliari di Palazzo Panciatichi hanno a disposizione, a seconda del numero degli eletti, fondi consistenti da spendere per lo svolgimento dell'attività istituzionale.
La Corte dei Conti ha passato al setaccio i rendiconti dei gruppi in carica nella legislatura precedente, quella dall'aprile 2010 al giugno 2015. E ha contestato un'irregolarità solo al gruppo di Rifondazione comunista per una consulenza legale da 2.000 euro pagata con i soldi del Consiglio ma richiesta per un ricorso poi presentato dai due membri del gruppo, Monica Sgherri e Paolo Marini, in veste di privati cittadini. A fine mandato comunque Sgherri e Marini hanno lasciato 13.174 euro nelle casse del Consiglio regionale, spendendo 187mila euro dei 209mila di cui potevano disporre.
Sui rendiconti di tutti gli altri, la Corte non ha trovato niente da ridire. Ma è interessante spulciare le cifre.
Il gruppo più risparmiatore è quello del Partito democratico che, nel giro di cinque anni, ha lasciato nelle casse del Consiglio regionale più di un terzo del budget destinato alle spese: 337mila euro a fronte di una disponibilità complessiva di 920mila (spese pari a 564mila euro).
Il gruppo Popolo Toscano, formato da tre consiglieri eletti a suo tempo nella fila dell'Idv, ha risparmiato 65mila euro sui 272mila del budget totale (circa 206mila euro di spese).
Il gruppo Più Toscana, formato da due consiglieri ex Lega, ha speso 156mila euro su 209mila, lasciandone in cassa 53mila, quasi un quarto.
Ha invece speso quasi tutto il gruppo di Forza Italia: a fronte di 608mila euro di entrate, a fine mandato ha lasciato al Consiglio solo 8.200 euro, spendendone 599mila.
Fondi quasi azzerati per il gruppo Udc che ha lasciato al Consiglio appena 312 euro a fronte di 183mila euro di entrate (spese pari a 172mila e 700 euro).
Ci sono poi le forze politiche nate nel corso della legislatura dalle divisioni del gruppone del Popolo delle Libertà: ai consiglieri del Nuovo Centrodestra spettavano 30mila euro ma ne hanno spesi poco più di 21mila, risparmiandone 8.300. Il gruppo Fratelli d'Italia ha risparmiato invece 1.153 euro su una dotazione complessiva di 32.900 (spese pari a 31.700 euro).
Ci sono poi i consiglieri che, eletti in varie formazioni politiche, le hanno poi abbandonate per confluire nel gruppo misto. Fra questi Gabriele Chiurli, ex Lega, è stato l'unico a spendere tutti i fondi su cui poteva contare: 11.250 euro.
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