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domenica 08 dicembre 2024

ECONOMIA E TERRITORIO, DA GLOBALE A LOCALE — il Blog di Daniele Salvadori

Daniele Salvadori

DANIELE SALVADORI - Ex Direttore Generale BPLaj, classe 1957, vive a Lajatico da sempre. All'età di 21 anni inizia a lavorare alla Banca Popolare di Lajatico della quale assume l'incarico di Direttore Generale nel 1999 e fino al 2023. Appassionato di storia e cultura locale, si occupa anche di economia sostenibile, finanza etica e temi di educazione finanziaria. Ama viaggiare e il suo motto è quello della banca che dirige:"PENSARE GLOBALE - AGIRE LOCALE".

La distribuzione della ricchezza

di Daniele Salvadori - giovedì 18 giugno 2015 ore 10:08

Sabato scorso Hillary Clinton ha lanciato la propria candidatura alla presidenza USA del 2016 promettendo agli americani che "lotterà contro le disuguaglianze e per una prosperità condivisa".
Il tema della distribuzione della ricchezza è sempre più di attualità e gli USA non brillano certamente per equità tra classi sociali.
Questa premessa mi consente di parlare di un coefficiente matematico che è comunemente usato per misurare questo fenomeno: si tratta dell' "INDICE DI GINI".
Corrado Gini, matematico italiano che fu anche presidente dell'ISTAT negli anni '30, inventò la formula che misura la disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza. 

L'indice va da "zero" a "uno". Risultato "zero" significa completa parità di distribuzione, mentre "uno" vuol dire che, paradossalmente, la ricchezza è nelle mani di un solo soggetto e gli altri non hanno niente. Quindi, tanto più l'indice si avvicina a zero tanto più la ricchezza e equamente distribuita.

A livello mondiale vi sono fortissime disparità tra il nord ed il sud del pianeta. Si va da un indice minimo di 0.25 di alcuni paesi europei ad oltre 0,60 di un gruppo di nazioni africane. Gli USA superano lo 0.40 (figura 1). A livello europeo le cose vanno meglio. Un po' meno per noi dal momento che l'indice Italiano è tra i peggiori del continente (figura 2).
Da considerare anche che i Paesi più virtuosi hanno comunque visto peggiorare il proprio indice nell'ultimo decennio. A livello nazionale le regioni del nord est e del centro appaiono le più eque (figura 3).

Come si vede c'è ancora molto da lavorare sull'argomento sia a livello globale che locale.
Da Hillary a casa nostra, il passo è breve.

Daniele Salvadori

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