Attualità martedì 10 giugno 2014 ore 11:17
Carne bovina infetta, sequestri e perquisizioni
Nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Perugia condotta nel nord e nel centro Italia, Nas in azione nelle province di Pistoia, Arezzo e Siena
ROMA — L'inchiesta, denominata 'Lio', riguarda l'illecita commercializzazione di carne infetta proveniente da bovini con marchi auricolari contraffatti e falsamente dichiarati di razza pregiata.
Oltre che in Toscana, i Nas hanno eseguito 78 decreti di perquisizione e sequestro anche nelle province di Avellino, Viterbo, Foggia, Verona, l'Aquila, Tonino, Latina, Terni, Lodi, Roma, Matera, Rieti, Ravenna, Padova, Potenza, Pesaro e Perugia.
Secondo i dati di Coldiretti, dall'inizio della crisi è piu' che raddoppiato il valore dei sequestri di carne adulterata o accompagnata dal documentazione contraffatta o falsificata, toccando quota 112 milioni di euro e con il coinvolgimento di 1649 persone .
''Con la crisi sono aumentati i rischi di frodi e di sofisticazioni - spiega Coldiretti - Va detto pero' che in Italia possiamo contare su un efficace sistema di controllo della carne che ci ha consentito di conquistare primati in Europa e nel mondo in termini di sicurezza alimentare''.
Coldiretti sottolinea anche che l'allevamento italiano ha un valore superiore ai 17 miliardi di euro e rappresenta il 35% di quello della produzione agricola complessiva. I bovini di razze pregiate doc, dal 2000 ad oggi, sono aumentati del 37% grazie al lavoro degli allevatori italiani.
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