Cronaca sabato 10 ottobre 2015 ore 00:10
Chil Post, la Finanza nella sede di Fidi Toscana
Perquisizione nell'ambito di un'inchiesta della Corte dei conti sulle garanzie concesse alla società di proprietà, fino al 2010, di Tiziano Renzi
FIRENZE — Al centro delle indagini c'è un mutuo di oltre 600mila euro, garantito da Fidi Toscana, acceso nel 2009 dalla Chil Post presso la Banca di Credito di cooperativo di Pontassieve.
Nel 2010 il padre del presidente del consiglio cedette la Chil Post a un imprenditore che, tre anni dopo, fallì e che adesso attende le decisioni del tribunale di Genova in merito a una richiesta di rinvio a giudizio per bancarotta fraudolenta. Nello stesso procedimento il pm ha chiesto l'archiviazione per Tiziano Renzi.
L'inchiesta della Corte dei conti affronta un altro aspetto della vicenda: dopo il fallimento della Chil, la Banca di credito cooperativo di Pontassieve fu risarcita attraverso la garanzia di Fidi, quindi con soldi pubblici. Di qui l'indagine della Corte dei Conti che punta a chiarire se la garanzia fu concessa alla Chil seguendo procedure corrette visto che, dopo l'erogazione del mutuo,Tiziano Renzi trasferì la sede della società dalla Toscana alla Liguria mentre Fidi può operare solo con aziende toscane.
Il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli ha presentato due interrogazioni in consiglio regionale sulla Chil Post e nei giorni scorsi ha annunciato un nuovo esposto in procura mentre Fidi, su richiesta della Regione, ha avviato le procedure per revocare la gratuità della garanzia alla società.
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