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Politica giovedì 08 ottobre 2015 ore 14:00
"Torno in Procura per i debiti dei Renzi"
Il consigliere regionale di FdI Donzelli ha annunciato un nuovo esposto sulla vicenda Chil Post e la garanzia concessa da Fidi Toscana
FIRENZE — L'assessore Ciuoffo ha risposto ieri in consiglio regionale per conto del governatore Rossi all'ultima interrogazione presentata dal consigliere di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli sulla vicenda della Chil Post, società di distribuzione di giornali fondata da Tiziano Renzi, padre del presidente del Consiglio. Nel 2010 la Chil Post fu ceduta da Renzi senior a un nuovo titolare e tre anni dopo fallì. Su quest'ultimo capitolo la procura di Genova ha aperto un'inchiesta per bancarotta fraudolenta, culminata in una richiesta di archiviazione per Tiziano Renzi e di rinvio a giudizio per gli ultimi amministratori. Ma al centro dell'interrogazione di Donzelli non c'è l'eventuale bancarotta bensì la garanzia concessa nel 2009 alla Chil Post da Fidi Toscana, la finanziaria regionale, a copertura di un mutuo contratto con la Banca di credito cooperativo di Pontassieve che, dopo il fallimento, fu risarcita con fondi pubblici.
Secondo Donzelli, questa garanzia non sarebbe stata rilasciata a norma di regolamento.
“Mi recherò alla Procura della Repubblica perché a Fidi Toscana si è consapevolmente forzata la procedura prevista da regolamento per pagare la garanzia concessa all’azienda Chil della famiglia Renzi - dichiara Donzelli in una nota - Stando alla ricostruzione ufficiale della Regione, Fidi Toscana si era accorta che l’impresa Chil della famiglia Renzi era diventata da maschile a femminile e si era trasferita dalla Toscana alla Liguria e per questo aveva sospeso la procedura di erogazione del mutuo. Poi tutto è ripartito e Fidi, inspiegabilmente, ha rilasciato la garanzia”.
“Ringrazio l’assessore Ciuoffo per la schiettezza e la correttezza - ha esordito il consigliere Giovanni Donzell - Prima potevo pensare che la Regione e Fidi fossero stati un po’ superficiali, una sorta di mondo di sbadati, ma ora, grazie alla risposta alla mia interrogazione, posso dire che l’escussione di questa garanzia non ha rispettato il regolamento”.
“E’ una vicenda su cui ci sono troppe ombre - ha scritto ancora Donzelli - Dopo questa risposta sono costretto a passare dalla Procura di Firenze, per una evidente situazione che ravvisa reato, una irregolarità che ha aiutato la famiglia del Presidente del Consiglio”.
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