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Attualità venerdì 11 settembre 2020 ore 19:15

Nel Casentino metà della scuole restano chiuse

A tre giorni dall'inizio dell'anno due dipendenti positivi al Covid, dirigente e insegnanti in isolamento. La rabbia del sindaco Tellini



CHIUSI DELLA VERNA — Dall'altro capo del telefono risponde con una voce sotto di un tono che racconta la stanchezza, il dispiacere ma anche la voglia di reagire e guardare avanti. Giampaolo Tellini è il sindaco di Chiusi della Verna e vicepresidente dell'Unione dei Comuni del Casentino: conosce come le sue tasche ogni angolo e volto della vallata aretina.

Da ieri è cambiato lo scenario in alcuni Comuni fino a a ieri alle prese con gli ultimi ritocchi prima della riapertura delle scuole: riunioni, contatti, organizzazione. Tutti ai propri posti per il “pronti via”, tra tre giorni. E invece no, non si apre ma si chiude. E si chiude perchè le maestre sono in quarantena, compreso il dirigente scolastico: così a Bibbiena (dove ieri due dipendenti tra il personale non docente sono risultati positivi al Covid) per l'intero plesso scolastico (materna, elementare e media), a Chiusi dove resta aperta solo la materna, al Corsalone dove restano serrate le porte della scuola elementare. Non solo: chiusi anche il plesso scolastico di Corezzo; attività sospesa nelle scuole di Rassina (primaria), Talla, Castel Focognano e Chitignano

In sintesi: in Casentino il 50 per cento delle scuole lunedì non riaprirà i battenti in presenza.

E' il sindaco Tellini a snocciolare numeri e nomi che corrispondono a comunità scolastiche fatte di insegnanti, personale scolastico, ragazzi, genitori, aule dove formarsi e crescere. E' lui a descrivere il quadro che da ieri si è capovolto e col quale deve fare i conti, insieme agli addetti ai lavori e ai cittadini, per i giorni a venire.

“Tutte le insegnanti sono in quarantena e anche il dirigente scolastico. E' accaduto che una maestra è risultata positiva al Covid, ma prima di scoprirlo aveva partecipato a una riunione di lavoro in vista della riapertura delle scuole insieme alle colleghe e al dirigente del comprensorio casentinese; ovviamente la riunione è avvenuta con le misure di distanziamento previste dalle norme ma di fronte a una positività al virus, scatta la quarantena anche per i contatti e così abbiamo dovuto provvedere alla chiusura di queste scuole”.

Per quanto tempo? Tellini spiega: “Sicuramente riapriremo dopo le elezioni e il referendum del 20 e 21 settembre, rispettando i tempi dell'isolamento cui sono sottoposte le insegnanti che hanno già iniziato a fare i tamponi”.

Il paradosso di questo maledetto virus è che “alcune di loro avevano già fatto il tampone proprio in questa settimana aderendo alle misure precauzionali previste per il personale scolastico, ed erano risultate negative al Covid. Adesso, si ritrovano in isolamento a casa”, aggiunge un po' sconsolato il sindaco Tellini, anche perchè “avevamo lavorato intensamente in questi due mesi per mettere a punto ogni azione, intervento, necessità e preparare nel dettaglio la riapertura delle scuole. Sono dispiaciuto sopratutto per i bambini. Eravamo pronti e tutto era andato bene; adesso invece bisogna ricominciare da capo”.

Non a caso quando gli chiedo del suo stato d'animo, il sindaco di Chiusi trattiene a stento la commozione e sospira: “Da ieri sera mi sento come un pugile quando scende dal ring dopo un combattimento. E questo è un combattimento a varie riprese; adesso siamo alle prime... Ma meglio ora che dopo”.

Certo, se il caso si fosse verificato la prossima settimana sarebbe stato un problema ben più grande. Adesso si attende l'esito dei tamponi per i docenti in isolamento e si spera che non ci siano altri casi di positività. Il sindaco è ottimista: “Si tratta di una sola insegnante positiva al Covid e se riusciamo a tenere la situazione in questi termini, trascorsa la quarantena, potremo tornare alle nostre attività. A questo punto, riapriremo direttamente dopo le elezioni e spero che vada tutto bene”.

L'auspicio di Tellini è quello di tutti in questi giorni così delicati, carichi di preoccupazione ma anche di consapevolezza di una convivenza forzata con il coronavirus. Per questo resta fondamentale l'atteggiamento di prudenza, buon senso e rispetto delle regole base: mascherina, distanziamento tra le persone, lavaggio frequente delle mani.

E' il concetto su cui insiste Tellini che in queste ore è in contatto con i vertici regionali e i referenti aretini a Palazzo Panciatichi e Palazzo Bastogi: “Prendiamola come un'esperienza positiva per il futuro, nel senso che non dobbiamo abbassare la guardia e vale per tutti: insegnanti, genitori, dirigenti scolastici e noi amministratori. Desidero ringraziare i cittadini che mi hanno chiamato e che porto nel cuore...”.

La voce rallenta, un attimo di silenzio serve a mandare giù il groppo in gola. E' dura anche per un sindaco di lungo corso come lui, entrato nelle istituzioni da ragazzo. In serata Tellini presiederà una riunione con i vertici della Asl per fare il punto e valutare la situazione. Domani è un altro giorno.


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