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Cronaca sabato 18 novembre 2017 ore 15:08

Maleodoranze, Arpat torchia Waste Recycling

L'agenzia regionale: "Criticità legate agli aspetti gestionali, servono provvedimenti urgenti. Sono opportune prescrizioni restrittive"



CASTELFRANCO DI SOTTO — Arpat ha diffuso una nota sulla situazione delle maleodoranze a Castelfranco di Sotto: "Nei giorni 9 e 10 novembre e nel periodo notturno del fine settimana (11 e 12), si sono manifestati nel comune di Castelfranco di Sotto (Pisa) nuovi episodi di maleodoranze diffuse, che sono arrivate ad interessare anche il comune limitrofo di S.Croce sull’Arno nel corso del mattino di venerdì 10".

Giovedì 9 novembre Arpat è stata allertata dalla polizia municipale di Castelfranco per la "presenza di odori molesti in prossimità del ponte sul canale Usciana; il giorno successivo tecnici di Arpat hanno rilevato la presenza, già al mattino presto, di maleodoranze molto intense in corso sul versante della collina a nord dell'impianto di depurazione Aquarno, nel comune di Santa Croce, per effetto del vento proveniente da sud-ovest".

"La tipicità degli odori rilevati nelle due occasioni - hanno chiarito da Arpat - e la rilevazione della direzione del vento presente, hanno immediatamente indirizzato i tecnici verso gli impianti Waste Recycling di Castelfranco che sono stati oggetto di ispezione, sia il giorno 9 che il giorno 10".

"Questi accertamenti hanno permesso di verificare, alla presenza del capo impianto, che odori analoghi a quelli rilevati in esterno erano effettivamente presenti in varie zone dell'insediamento, in particolare nella zona del comparto biologico e di trattamento dei fanghi. In questa fase, per quello che è stato possibile fino ad ora accertare, si ritiene anche che i fenomeni rilevati nei due giorni siano stati prodotti dal comparto biologico e di denitricazione dell'impianto, dove ad avviso degli ispettori dell'Agenzia si sono accumulati prodotti odorigeni veicolati all'esterno dal camino E3, dove confluiscono tutte le aspirazioni delle vasche coperte".

"L'impianto Waste Recycling continua a costituire una fonte pressoché costante di disturbo olfattivo per il territorio - hanno sottolineato da Arpat - nonostante le modifiche consistenti e significative effettuate nel corso del 2016 dal punto di vista tecnologico ad apparati e settori di trattamento dei rifiuti. Infatti, nel corso di questa parte di anno 2017, si sono ripetuti gli eventi di maleodoranza con effetti sensibili nella zona, come è evidenziato dagli esposti pervenuti da parte dei cittadini e dalle rilevazioni effettuate dai tecnici Arpat con il Sistema di Telerilevamento".

"Considerati gli interventi messi in atto dalla ditta nell'anno 2016 - hanno detto ancora da Arpat - si ritiene che le criticità maggiori siano da imputare agli aspetti di tipo gestionale e non tanto alla dotazione impiantistica attuale molto implementata, anche se miglioramenti di questo aspetto sono possibili ed auspicabili, poiché l'azienda mostra l'esigenza di sfruttare al massimo le potenzialità impiantistiche di cui è dotata".

"Alla luce di quanto osservato negli ultimi giorni, che però non si discosta da un trend ormai consolidato di una pressoché costante presenza di maleodoranze nell'intorno dell'insediamento, Arpat sottolinea l'urgenza di provvedimenti di maggiore efficacia sull'immediato, dato che gli ulteriori interventi previsti dall'azienda, a livello impiantistico, potranno sortire effetti positivi solo su nel lungo periodo".

"Per questo il Dipartimento Arpat di Pisa ha trasmesso i risultati degli accertamenti descritti alla Regione Toscana, al Comune di Castelfranco di Sopra ed alla Asl, evidenziando come si ritenga opportuna l’adozione di prescrizioni restrittive, da parte dell'Autorità competente, sulle tipologie e sui quantitativi di rifiuti da trattare, fino al rientro nelle condizioni di normalità".


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