Attualità lunedì 09 marzo 2015 ore 13:43
Dalle Apuane al mare, i no al piano del paesaggio
Dopo gli imprenditori del lapideo anche i balneari si scagliano contro il documento di programmazione regionale: "Contiene troppi divieti"
FIRENZE — "Piano dell'Arenile inadeguato ai tempi in cui viviamo. L'impossibilita' di realizzare piscine, campi da gioco, pedane per punti ombra, nuovi servizi igienici, nuove docce, ampliare cucine e altri locali di servizio, un tempo più che congrui, ma oggi nettamente insufficienti, mette il turismo della nostra costa nell'impossibilità di reggere la concorrenza non solo di Paesi esteri, ma anche di molti altri comprensori turistici nazionali".
E' quanto afferma Cna Balneatori in vista dell'approvazione finale del Piano Paesaggistico da parte della Regione Toscana prevista per domani che contiene anche le linee guida per la definizione degli interventi che possono essere realizzati negli stabilimenti balneari.
A muovere le proteste dei balneari (dopo quelle degli imprenditori del lapideo) i numeri del turismo apuo-lunigianese registrati nel 2014 e che mostrano un calo del 22,3% sui fatturati e dell'8,8% sull'occupazione rispetto all'anno precedente.
"In questi ultimi decenni, in generale, e in quest'ultimo in particolare, e' profondamente cambiata la concezione della vacanza al mare: dove bastavano, un tempo, sedie a sdraio e ombrelloni, adesso occorrono stabilimenti balneari che siano centri di servizi integrati per il turista".
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