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Cronaca martedì 06 gennaio 2015 ore 20:27

Disposta l'autopsia per il piccolo Adam

La procura vuole le prove che il bambino sia veramente deceduto per un'intossicazione da monossido di carbonio. La tragedia nel furgone dei genitori



AREZZO — Il dramma si è consumato ieri sera nella piazzola di un distributore di carburante dove il padre e la madre del piccolo, commercianti ambulanti, avevano parcheggiato il loro camioncino per servire panini e bibite fino a notte inoltrata. Ed è stata proprio la mamma, Leyla, di origine marocchina, ad accorgersi che il bambino, addormentato nell'abitacolo del mezzo riscaldato con una piccola stufa, stava male.

L'ambulanza del 118 è giunta sul posto in 3 minuti e i sanitari hanno messo in atto le manovre necessarie per la rianimazione. Poi la corsa fino all'ospedale San Donato dove Adam è stato sottoposto a una specifica terapia salva-vita con un'iniezione di adrenalina. Ma tutto è stato inutile. Nel frattempo polizia e vigili del fuoco passavano al setaccio il furgone e tutti gli impianti. Ma l'attenzione degli inquirenti si sta concentrando sulla stufa trovata accesa nell'abitacolo nel camioncino, le cui esalazioni potrebbero essere state mortali.

La famiglia di Adam risiede a Palazzo Del Piero, frazione nell'immediata periferia di Arezzo. Il padre Simone ha 38 anni, è italiano, e per sposare la mamma di Adam si è convertito alla fede islamica. Aveva iniziato il lavoro di venditore ambulante dopo aver perso un posto da dipendente. La coppia ha un altro figlio più grande che solitamente, quando i genitori vanno al lavoro di sera, rimane a casa. Il figlio più piccolo invece seguiva sempre i genitori che amavano portarlo sempre con loro.

I compaesani di Simone e Leyla hanno organizzato una raccolta fondi di sostegno.


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