Attualità giovedì 19 dicembre 2024 ore 15:13
Dop e Igp in Toscana, le eccellenze in numeri

Nel 2023 il valore alla produzione ha registrato un calo del 5,5% ma la Toscana è in testa alla classifica nazionale per eccellenze certificate
TOSCANA — Con 90 prodotti Dop e Igp, la Toscana è in testa alla classifica nazionale per numero di eccellenze certificate e si conferma quinta in Italia per impatto economico complessivo delle produzioni. E' quanto emerge dal 12esimo Rapporto Ismea-Qualivita.
Ma, stando ai dati del rapporto, una battuta d'arresto c'è e per Cna Firenze servono "Strategie urgenti e coordinate per invertire la tendenza negativa".
Nel 2023 il valore alla produzione delle eccellenze certificate Dop e Igp in Toscana ha registrato una contrazione del 5,5% rispetto all'anno precedente, fermandosi a 1.356 milioni di euro.
“La Dop economy toscana - commenta Lorenzo Mangani, presidente di Cna Produzione Alimentare Firenze - attraversa una fase delicata, ma resta un pilastro fondamentale dell’identità e dell’economia regionale. La sfida che abbiamo davanti è chiara: trasformare questo momento di difficoltà in un punto di ripartenza, valorizzando il nostro patrimonio agroalimentare con azioni concrete”.
“La competizione internazionale, la volatilità dei mercati e l’impatto dei cambiamenti climatici - sottolinea Mangani- sono sfide che non possiamo più rimandare. Servono investimenti mirati in innovazione, promozione e sostenibilità. Ma non basta: dobbiamo anche lavorare per ridurre lo squilibrio territoriale, sostenendo in particolare le province meno rappresentate”.
Nonostante questa battuta d’arresto, come emerge dal rapporto, la Toscana si conferma quinta in Italia per impatto economico complessivo delle produzioni certificate.
Su questo fronte, la provincia di Siena si posiziona tra le prime 20 a livello nazionale: il capoluogo senese contribuisce con 648 milioni di euro, pari al 48% del totale regionale seguita, fuori classifica, da Firenze (269 milioni), Grosseto (136 milioni) e Arezzo (96 milioni).A pesare sull'andamento del comparto toscano sarebbe soprattutto la flessione del settore vinicolo (-7,4% valore), che si attesta a 1.164 milioni, mentre il comparto cibo, al contrario, segna un’importante crescita di oltre il 7%, raggiungendo quota 192 milioni di euro.
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