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Attualità giovedì 24 novembre 2022 ore 18:17
Dai cantucci al nodino, 464 cibi toscani d'eccellenza
Il censimento 2022 delle specialità dell'agroalimentare tradizionale proietta la Toscana al secondo posto in Italia per tesori della tavola
TOSCANA — Sono specialità ottenute secondo le regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, e in Toscana sono ben 464: sono le specialità dell'agroalimentare tradizionale registrati nel censimento 2022 realizzato da Coldiretti e che proiettano la Toscana al secondo posto a livello nazionale per quantità di cibi censiti.
Dalla bistecca alla fiorentina al nodino di Montopoli, dal pecorino delle colline senesi ai cantuccini di Prato. Ed ancora la gemma d’abeto, il liquore dolce in via di estinzione, alla pera del curato toscano, al fagiolo serpente toscano, la pattuglia dei tesori Made in Tuscany è stata presentata a Roma - assieme a quelle dell'intero Stivale - in occasione dell’inaugurazione del XX Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione.
Una mappa dei sapori, della tradizione e della cultura della tavola toscana che quanto a tipologie vede nei primi tre posti del podio ortaggi e frutta (194), la squadra di pane, paste e dolci (121) ed il gruppo delle specialità a base di carni fresche ed insaccati (81), seguiti dai formaggi (34) ed altri prodotti di origine animale come il miele, propoli e pappa reale (11), ma non mancano i prodotti della pesca (10), bevande analcoliche, distillati, liquori e birre (8) ed infine olii e burro (3) e condimenti (2) in un viaggio del gusto che tocca anche gli angoli più diversi della regione.
Piccoli borghi protagonisti: è qui che nasce il 92% delle produzioni tipiche a livello regionale, certo, ma anche nazionale, con un patrimonio che spinge a tavola 1/3 della spesa turistica.
Il primato del Made in Tuscany, ricorda Coldiretti, è confermato anche dall’ultimo rapporto Ismea - Qualivita, secondo cui il valore dell’agroalimentare dei prodotti a denominazione supera il miliardo di euro. Per la precisione 1.361 milioni di euro nel 2021 (+18,6% sul 2020). La prima provincia in Toscana per impatto economico è Siena (676 milioni), seguita da Firenze (273 milioni), Grosseto (121 milioni), Arezzo (96 milioni), Livorno (63 milioni) e Pisa (59 milioni).
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