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Cronaca mercoledì 24 dicembre 2025 ore 11:15
Migliaia di Sms truffa dalla centrale dei finti messaggi

I carabinieri hanno scoperto l'immobile dove era allestito il centro centinaia di Sim e dispositivi usati per lo smishing. Perquisizioni e 17 indagati
EMPOLESE / CUOIO — Scoperta nel cuore della Toscana un'autentica centrale operativa di smistamento di Sms truffa con tecnica dello smishing e call center per chiamate di raggiro: si trovava in un immobile a Santa Croce sull'Arno, e a scoprirlo sono stati i carabinieri del comando provinciale di Chieti che coi colleghi dei comandi locali hanno effettuato una serie di perquisizioni fra la stessa Santa Croce sull'Arno, Empoli e Fucecchio.
Il bilancio dell'indagine, partita il 15 Ottobre scorso dalla denuncia di una persona anziana, è di 17 indagati. Gli inquirenti tuttavia non escludono che possano emergere altri coinvolgimenti.
Inizialmente erano state localizzate in Campania le abitazioni di 9 primi sospettati. Poi, però, gli investigatori hanno notato l'inoltro metodico di migliaia di messaggini simili a quello trasmesso alla signora che ha dato origine all'inchiesta e che però partivano dai territori comunali di Fucecchio, Empoli e Santa Croce sull'Arno.
"L'inoltro degli sms - spiega una nota dell'Arma - è avvenuto tramite centinaia di sim telefoniche abbinate di volta in volta in consolle multisim, ognuna delle quali capaci di ospitare simultaneamente numerosissime sim telefoniche intestate tutte a soggetti di nazionalità straniera, per lo più pakistana. Le ulteriori indagini hanno, dunque, permesso di localizzare, nel comune di Santa Croce sull'Arno, l'immobile adibito a call center utilizzato dagli autori dei fatti contestati per inviare, a cadenza quotidiana, migliaia di messaggi di testo".
Da lì i militari hanno potuto "riscontrare il pieno e consapevole concorso da parte di due dealer, ubicati nei citati comuni di Fucecchio ed Empoli, nell'attività di intestazione delle schede sim in questione a persone extracomunitarie non censite sul territorio nazionale e nella successiva fornitura ai soggetti che poi le hanno impiegate per i fini illeciti indagati".
Ieri il blitz, coi carabinieri impegnati in una vasta operazione con una serie di perquisizioni anche presso l'immobile nell'occhio del ciclone investigativo, risultato occupato da un 38enne di nazionalità pakistana. Complessivamente sono stati sequestrati 3 apparati modem multisim, 685 schede Sim di una stessa compagnia telefonica, 6 notebook, 1 router 4G, 9 telefoni cellulari, 4 personal computer e 1 supporto informatico.
La truffa funzionava così
Ma come funziona questo tipo di truffa? Meglio saperlo, così da poter evitare di cascare nel tranello. I carabinieri in una nota ricostruiscono il caso che ha dato il 'la' a tutta l'inchiesta.
La persona anziana aveva ricevuto, in quel 15 Ottobre, una serie di messaggi da finti operatori di una società leader nel mercato nazionale dei pagamenti digitali, inviati da utenze intestate a persone inesistenti con generalità false.
Lì si invitava a contattare un numero telefonico, cosa che ahimè l'anziana vittima ha fatto. I truffatori le hanno fatto credere che fosse in atto un pagamento non autorizzato, riuscendo a carpirle le credenziali dispositive e di accesso al conto corrente, che a quel punto è stato praticamente svuotato con due bonifici istantanei da 48.500 e 47.800 euro, somme poi girate su conti esteri.
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