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Cronaca mercoledì 17 dicembre 2025 ore 08:20

Corrieri e custodi per il maxitraffico di droga

soldi
La Finanza ha rinvenuto anche denaro contante

L'organizzazione criminale si approvvigionava in Lombardia per poi riversare in Toscana fiumi di stupefacenti. Nove arresti della guardia di finanza



EMPOLESE / VAL D'ELSA — Sotto le mentite spoglie di corrieri contoterzisti consegnavano in Toscana droga a fiumi alla clientela dell'organizzazione criminale, che poteva anche contare su una rete di 'custodi' delle sostanze i cui canali di approvvigionamento erano specialmente in Lombardia: la guardia di finanza di Firenze ha effettuato tra Empolese e Val d'Elsa 9 arresti per smantellare l'organizzazione criminale italo-albanese a carattere familiare, con i soldali a farsi scudo l'un l'altro formando un nucleo difficilmente penetrabile.

Ciò nonostante le Fiamme Gialle sono riuscite a individuarne i componenti, così stamani su delega della direzione distrettuale antimafia (Dda) del capoluogo toscano sono scattate le misure cautelari. Per 8 dei soggetti interessati si sono aperte le porte del carcere, per uno invece sono stati disposti gli arresti domiciliari.

Sono inoltre state effettuate perquisizioni locali e personali, per la ricerca di cose pertinenti o costituenti il profitto dei reati di narcotraffico.

L'operazione ha coinvolto sul campo i finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Firenze e del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata (Scico). Gli indagati sono ritenuti responsabili di appartenere ad un'associazione per delinquere italo-albanese dedita al traffico di sostanze stupefacenti. A vario titolo, sono loro ascritti i delitti di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope e produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope. 

Tutto cominciò...

Le indagini, anche di natura tecnica e corroborate dall'esecuzione di riscontri sul territorio, hanno preso avvio da un sequestro di 20 chili di cocaina ad un cittadino italiano e uno albanese, arrestati nel 2023 a San Gimignano. 

Da lì le nuove indagini portate avanti dal Gico, il Gruppo investigazione criminalità organizzata, che hanno consentito di individuare un network criminale più ampio, nuovo ed autonomo, al cui interno c'erano compiti e ruoli ben definiti, con basi logistiche e operative in Toscana e canali di rifornimento in Lombardia. 

I vertici del sodalizio, due cittadini albanesi dimoranti tra Castelfiorentino e Colle Val d'Elsa, stabilivano strategie e canali di rifornimento, luoghi di detenzione e stoccaggio, prezzi di vendita della sostanza stupefacente, nonché i destinatari della stessa. 

Corrieri e custodi

I loro referenti fidati gestivano i depositi di droga, il trasferimento del narcotico e si occupavano della preparazione delle partite da consegnare ai clienti ricevendo il corrispettivo delle cessioni: numerosi corrieri venivano poi incaricati di svolgere anche la funzione di custodi

Alcuni degli indagati sono risultati formalmente impiegati come autisti/corrieri di furgoni di "ditte di trasporto merci su strada per conto terzi" e hanno sfruttato tale attività lavorativa per simulare consegne di prodotti servendosi di buste di plastica da spedizione per nascondervi quantitativi di droga da consegnare ai clienti. 

Le cessioni di droga venivano effettuate simulando consegne con il marchio di una nota compagnia internazionale di trasporti e spedizioni. 

Durante le indagini, tra il 2023 e il 2024, tra Castelfiorentino, Colle Val d'Elsa e Busto Arsizio nel Varesotto sono stati già sottoposti a sequestro 17 chili di cocaina, 18 chili di hashish e un chilo di marijuana e sono stati tratti in arresto in flagranza di reato tre degli indagati, destinatari anche delle odierne misure cautelari in carcere eseguite dal Gruppo operativo antidroga (Goa) della guardia di finanza di Firenze.


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