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Attualità giovedì 28 novembre 2024 ore 17:40
Esofagectomie robotiche, il primato toscano
A Pisa ha sede il Centro di riferimento regionale, il primo in Italia per volume di attività con oltre 100 interventi
PISA — Pisa prima in Italia per numero di esofagectomie (asportazione totale o parziale dell'esofago) eseguite con tecnica robotica. Il primato, con oltre 100 interventi di questo tipo, spetta al Centro di riferimento regionale per la diagnosi e terapia delle malattie dell’Esofago Mauro Rossi, che ha sede proprio nella città della Torre.
Nato nel 2000 grazie all’impegno di Mauro Rossi, a lungo direttore dell’unità operativa Chirurgia generale IV, il centro si è anche posizionato al quarto posto della classifica annuale stilata dal Ministero della Salute per numero di trattamenti chirurgici delle neoplasie dell’esofago e del cardias; un risultato ottenuto utilizzando, in oltre l’80 per cento dei casi, tecniche mini-invasive (laparoscopia e robotica). Nel Centro, afferente all’unità operativa Chirurgia dell’esofago e dello stomaco e diretto da Stefano Santi, sono state inoltre trattate con tecnica endoscopica oltre trecento neoplasie esofagee e gastriche in stadio precoce (ablazione dell’esofago di Barrett, dissezioni sottomucose e muscosectomie).
“I numeri - sottolinea la direttrice generale Silvia Briani - dimostrano che l’Azienda ha avuto ragione, in questi anni, nel sostenere lo sviluppo del Centro. Vorrei anche evidenziare qualcosa che le statistiche non possono mostrare: gli ottimi risultati raggiunti sono il frutto di un lavoro collettivo di medici, infermieri e di tutto il personale sanitario”.
"Il robot - si legge in una nota dell'Aoup- è stato utilizzato a partire dal 2012, inizialmente per patologie funzionali (acalasia, malattia da reflusso, ernie jatali e diverticoli esofagei) e, dal 2015, per il trattamento dei tumori; l’approccio robotico si sta dimostrando particolarmente utile nell’accesso mini-invasivo al torace. Ad oggi, utilizzando varie tecniche, nel Centro sono stati affrontati più di 7.500 casi, con un approccio multidisciplinare che coinvolge chirurghi, anestesisti (in particolare quelli dell’unità operativa Anestesia e rianimazione interdipartimentale, diretta da Francesco Forfori, ordinario di Anestesiologia all’Università di Pisa), oncologi, radioterapisti, radiologi, gastroenterologi, fisioterapisti, dietiste, infermieri. Oltre alla chirurgia elettiva programmata, il Centro è impegnato anche nella gestione dei casi urgenti provenienti dagli altri ospedali toscani. Si tratta, per citarne alcuni, di perforazioni dell’esofago ed esiti d’ingestione di sostanza caustiche: un’attività che di anno in anno si sta incrementando e che, nel 2024, ha registrato un aumento del cinquanta per cento rispetto al 2023".
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