Cultura venerdì 06 marzo 2015 ore 14:30
Facewall, intrecci di mondi possibili

Cento fotografie che raccontano le storie di integrazione, condivisione e rispetto tra italiani e stranieri che lavorano, vivono, si amano a Prato
FIRENZE — La mostra "Facewall Prato", organizzata al Museo del tessuto di Prato, verrà inaugurata sabato 21 marzo e sarà visitabile fino al 27 settembre 2015. Il principio fondamentale che ha ispirato gli ideatori del progetto Facewall Prato, la regista Cristina Pezzoli e l'attore Shi Yang Shi di Compost, che da anni si occupano di “ingegneria multiculturale” è proprio quello di sensibilizzare i cittadini alla condivisione e all'integrazione sociale tra italiani e stranieri.
Per il progetto iniziale sono state realizzate dalla fotografa Ilaria Costanzo, 100 fotografie che sono diventate 10.000 bandiere distribuite gratuitamente ogni settimana da dicembre 2013 a giugno 2014 ai cittadini di Prato che le hanno appese ai balconi e alle finestre di case, scuole, negozi e fabbriche della città.
Le fotografie rappresentano due persone insieme: un italiano ed uno straniero che realmente collaborano in diversi settori: lavoro, scuola, sport ,amore, amicizia, tempo libero e arte. Sessanta foto su cento ritraggono un italiano ed un cinese insieme, le altre quaranta sono divise tra le principali etnie presenti a Prato.
Il successo che il progetto ha riscosso lo scorso anno e gli importanti riscontri ottenuti su tv radio e giornali nazionali e internazionali, ha spinto Compost a ideare uno step successivo: è nato così il progetto della mostra Facewall Prato: 100 intrecci di mondi possibili da scoprire,organizzata in collaborazione con la
Fondazione Museo del Tessuto e con il Comune di Prato grazie al supporto fondamentale della Regione Toscana nell’ambito del “Progetto Prato”.
Nell'allestimento, verranno esposte 50 dei 100 scatti realizzati per le bandiere lo scorso anno e a ciascuna storia corrisponde un cortometraggio che mostra le due persone ritratte nel loro ambiente mentre raccontano i loro legami.
I 50 cortometraggi sono stati realizzati in collaborazione con il Collettivo John Snellinberg, già vincitori con il loro film '”Sogni di gloria” di importanti premi ( Houston film Festival e Roma Indipendent Film Festival).
Con questo evento il Museo del Tessuto, istituzione culturale fortemente identitaria della città, diventa protagonista di un lavoro di tessitura sociale indispensabile al contesto urbano e sociale di Prato, per intrecciare i fili delle culture che qui si incontrano.
Particolarmente significativo il sostegno a questo progetto di tutte le Associazioni cinesi di Prato.
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