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Attualità lunedì 08 gennaio 2018 ore 10:54

"A Careggi pazienti lasciati in barella per ore"

La denuncia di Paolo Porta consigliere nazionale Nursind: "Rischio clinico altissimo per chi è costretto ad aspettare nel pronto soccorso"



FIRENZE — Pazienti lasciati sulle barelle anche per ore in attesa in attesa di poter accedere ai reparti. Succede al pronto soccorso di Careggi e a denunciarlo è il sindacato autonomo degli infermieri Nursind sottolineando che nei giorni di vacanza il flusso dei pazienti è aumentato in maniera esponenziale creando non pochi problemi ai sia ai malati che agli operatori.

L’accusa arriva da Paolo Porta, consigliere nazionale Nursind, sindacato autonomo degli infermieri: “La Dirigenza dell’Asl e gli amministratori smettano di vantarsi in tv e sui giornali della gestione del DEAS di Careggi: ogni giorno nei corridoi del pronto soccorso decine di persone sono costrette ad aspettare per ore o giornate intere sulle barelle, con picchi di 45 pazienti lasciati nel ‘limbo’ in attesa di poter accedere ai reparti. Praticamente un reparto nel reparto, in cui il rischio clinico è altissimo e non sono previsti né pasti né acqua né servizi dedicati”.

“Per chi sosta nei corridoi non è prevista assistenza dedicata – prosegue Porta - questi pazienti sono lasciati in carico agli infermieri di turno al pronto soccorso, già di per sé in numero non sufficiente. Spesso si tratta di persone anziane, che devono seguire precise terapie”.

“Nei giorni delle festività natalizie abbiamo assistito a un flusso di pazienti senza paragoni – continua il consigliere nazionale Nursind – ma l’affluenza è elevata in ogni periodo dell’anno, così come in ogni momento del giorno e della notte. E gli infermieri sono costretti a reinventarsi tuttologi, incaricati di occuparsi di pazienti con le patologie più diverse, con una perdita delle competenze che va a scapito prima di tutto del paziente. Essendo pochi, gli infermieri sono ridistribuiti dove c’è bisogno, indipendentemente dal reparto in cui si sono formati e specializzati”. 

“Invitiamo l’Assessore regionale al Diritto alla Salute e il Presidente della Regione Toscana a fare un sopralluogo reale al DEAS di Careggi – sottolinea Giampaolo Giannoni, responsabile regionale Nursind – anziché presenziare solo nelle grandi occasioni a favore di telecamera”.


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