Attualità lunedì 01 febbraio 2016 ore 17:32
Accoglienza diffusa, via alla fase due
Negli ultimi due anni la Regione ha accolto 6500 richiedenti asilo in 490 strutture. Ora, finita l'emergenza bisogna pensare a soluzioni strutturali
FIRENZE — "Occorre costruire un sistema premiante per i Comuni che aderiscono alla rete Sprar e riconoscere il loro lavoro". E' la proposta del presidente di Anci Toscana e sindaco di Prato, Matteo Biffoni, arrivato a Firenze per partecipare a un convegno sull'accoglienza diffusa con l'assessore al Welfare del Comune di Firenze, Sara Funaro e l'assessore regionale con delega alla sicurezza Vittorio Bugli.
"Tutti i Comuni devono fare la loro parte - ha sottolineato Biffoni -. I sindaci toscani si sono fatti carico del problema, sono parte attiva nell'accoglienza, hanno costruito insieme agli altri soggetti coinvolti un modello positivo. In altri territori questo non è successo, spesso addirittura si è solo urlato; ma hanno preso comunque le loro quote. E quindi sono orgoglioso del nostro senso di responsabilità e di come abbiamo gestito l'accoglienza. Questa è la strada giusta".
"Bisogna pensare a soluzioni ulteriori - ha aggiunto Bugli - come l'inserimento in attività lavorative, che non confliggano con la necessità di lavoro che è già presente nella nostra regione".
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