Attualità venerdì 17 novembre 2023 ore 19:20
Alluvione, 50 milioni in aiuto di famiglie e imprese
Il pacchetto varato dalla Regione comprende 8 misure. Da Irpet la conta dei danni: 2,1 miliardi di euro fra nuclei familiari e attività economiche
FIRENZE — Comprende 8 misure per un ammontare di 50 milioni di euro il pacchetto di aiuti rivolti a famiglie e imprese toscane danneggiate dall'alluvione del 2 Novembre scorso. Le linee di sostegno verranno attivate nelle prossime settimane, e la previsione è che entrino a regime nella loro interezza nel giro di due o tre mesi.
Ma oggi intanto sono state presentate a Firenze, dopo la condivisione entro un tavolo convocato dal Commissario delegato per l’emergenza, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, con Anci, Upi, categorie economiche e sindacati.
I fondi, ha spiegato proprio Giani, sono stati in parte ritagliati dal bilancio regionale: "Ho lavorato a questo insieme all’assessore Marras (l'assessore regionale allo sviluppo economico Leonardo Marras, ndr) per individuare un complesso di aiuti immediati che ammontano a 18 milioni di euro per famiglie e imprese".
E ancora: "Accanto a questi ci saranno altri interventi che consentiranno di fare da volano per ulteriori risorse, oltre a mettere in condizione le imprese di avere un punteggio premiale nella partecipazione a bandi europei".
La platea di beneficiari, ha fatto sapere Giani, sarà allargata rispetto a quella prevista dagli aiuti ottenuti con l’ordinanza di Commissario delegato per l’emergenza.
I danni secondo lo studio dell'Irpet
Intanto da Irpet arriva uno studio con la conta dei danni, presentato sempre stamani dal direttore dell'Istituto regionale per la programmazione economica, Nicola Sciclone. Il totale è di 2,1 miliardi di euro.
Fra questi ci sono 661,2 milioni per le famiglie fra inagibilità delle case, condizione che riguarda circa il 2% delle abitazioni dei territori colpiti, manutenzioni straordinarie (527 milioni di euro), sostituzione di mobili, elettrodomestici e motorini (129 milioni di euro).
Sul fronte delle attività produttive fra danni diretti e indiretti la cifra raggiunge un miliardo e 340 milioni di euro. Fra i costi diretti (1 miliardo e 189 milioni) sono inclusi i danni ai magazzini (97,3 milioni), a fabbricati e macchinari (circa 984 milioni) e quelli legati all’interruzione delle produzioni (il costo di un mese di blocco è stato quantificato in circa 108 milioni). Come costo indiretto c'è quello prodotto nel tessuto produttivo dall’interruzione di filiere e scambi commerciali (151 milioni) .
I fondi di aiuto sono ripartiti così
Un finanziamento diretto, per un totale di 18 milioni di euro, è destinato a famiglie e imprese. Così suddivisi: 6 milioni di contributo diretto a fondo perduto per le imprese danneggiate (attraverso Sviluppo Toscana), altri 6 milioni sempre a fondo perduto destinati alle famiglie e 6 milioni per l’istituzione di un fondo rotativo destinato ad abbattere gli interessi per nuovi prestiti bancari e sostenere la liquidità delle imprese, aperto all’adesione di camere di commercio e fondazioni bancarie che potranno aggiungere proprie risorse (grazie ai 6 milioni regionali il potenziale di liquidità per le imprese è di circa 60 milioni).
Saranno poi messi a disposizione 5 milioni, in collaborazione con la Banca Europea per gli Investimenti e istituti di credito del territorio, per sostenere nuovi e ulteriori investimenti delle imprese danneggiate. Altri 20 milioni arriveranno da Fidi Toscana, per garantire prestiti a piccole e medie imprese.
Una premialità speciale (in termini di punteggio) è poi prevista in favore delle imprese danneggiate per la partecipazione al bando regionale da 125 milioni per progetti di ricerca e sviluppo delle imprese, che uscirà nel 2024.
A tutto questo si aggiunge una moratoria di sei mesi sulla restituzione delle somme ottenute da imprese danneggiate che in anni passati avevano ottenuto garanzie e microcredito attraverso bandi regionali e la richiesta all’Ue di attivare il fondo europeo di solidarietà (come già avvenuto per l’Emilia Romagna) per un totale di 50 milioni.
Apertura di sportelli dedicati
A Prato e Campi Bisenzio è inoltre prevista l’apertura di sportelli per i cittadini e le imprese, promossi dalla Regione in collaborazione con le Camere di Commercio e Sviluppo Toscana. Presidi operativi per chiedere dettagli e favorire l’accesso alle varie misure. Inoltre verrà fatto un accordo con i Caf ed i patronati del territorio per l’adempimento di tutte le pratiche di rimborso.
“Quello che vorremmo che passasse come messaggio da questo complesso di provvedimenti – ha detto l’assessore Marras - è che accanto agli interventi urgenti, di competenza statale che sono indispensabili, ci sono anche quelli immediati, che può fare anche la Regione per aiutare la ripartenza del territorio".
"La provvista straordinaria della Bei per sostenere ulteriori investimenti, insieme alle premialità che daremo alle imprese per partecipare ai bandi di ricerca e sviluppo, vanno nella direzione di incoraggiare chi adesso si trova in grande difficoltà, senza arrendersi e guardare ancora avanti. Tra un anno la notizia migliore dovrà essere che queste aziende, benché duramente colpite, non hanno mollato ma hanno continuato ad investire”.
Il settore agricolo
“Per quanto riguarda il settore agricolo – ha specificato la vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi, titolare della delega di settore – ci sono due misure attivabili. La prima riguarda la possibilità di utilizzare i fondi residui di precedenti calamità. Dalle risorse assegnate alla Regione per il ristoro dei danni dalle gelate 2021 ci sono economie per quasi 7 milioni".
A queste potranno essere aggiunte quelle ulteriori derivanti dalle risorse assegnate per la siccità, il cui importo potrà essere quantificato solo al termine delle istruttorie in corso da parte degli uffici: "Abbiamo avviato l'iter per chiedere al Governo, in tempi rapidi, il provvedimento che ci autorizzi all'utilizzo delle risorse residue e, contemporaneamente, per andare in deroga a quanto previsto in merito a sgravio previdenziale e moratoria di mutui e prestiti”, ha spiegato Saccardi.
“Inoltre – ha aggiunto - abbiamo avviato la procedura per la pubblicazione di un bando per il ristoro a danni a strutture e infrastrutture. La misura copre i danni causati dall'alluvione nei territori di Firenze, Prato, Pistoia, Pisa e Livorno (in attesa del provvedimento che estenda la misura anche ai territori di Lucca e Massa Carrara), con un contributo fino al 100%, che va da un minimo di 5.000 ad un massimo di 200.000 euro. Prevediamo che il bando esca intorno alla metà di Dicembre”.
“Infine – ha concluso Saccardi - attraverso i contributi di primo sostegno previsti dall'ordinanza della Protezione civile, sarà possibile intervenire anche sulle imprese agricole, attraverso la ricognizione dei danni (attraverso il modello C) ed il riconoscimento di un contributo immediato fino a 20.000 euro per i danni a strutture e infrastrutture".
La Toscana è stata poi esentata dal versamento del contributo di solidarietà in favore dell'Emilia Romagna per l'alluvione del Maggio scorso, delle risorse dello Sviluppo rurale della Pac per gli anni 2024-2027. Circa 6 milioni di euro da utilizzare a favore del proprio Complemento di Sviluppo rurale della Toscana per le quattro annualità 2024-27.
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