Attualità domenica 14 maggio 2017 ore 14:00
Scintille all'assemblea di ChiantiBanca
Dopo gli interventi del presidente Lorenzo Bini Smaghi e l'ex direttore generale Andrea Bianchi la maggioranza dei soci si è messa in coda per votare
FIRENZE — Mentre all'interno proseguono gli interventi, la maggioranza dei soci ha cercato di votare per poi poter lasciare l'assemblea. L'Obihall è gremito da questa mattina coi 2545 soci arrivati per decidere sul futuro dell'istituto di credito in un clima incandescente con contestazioni e malumori. L'assemblea deve approvare il bilancio con oltre 90 milioni di buco ed eleggere il nuovo cda.
Per primo a prendere parola il presidente Lorenzo Bini Smaghi che ha ricordato di essere stato chiamato un anno fa "da alcuni amici, e non è piacevole ed è doloroso parlare così e dire queste cose degli amici, non è facile".
Il riferimento del presidente è al fatto che gli ispettori di Bankitalia hanno contestato le scelte del precedente Cda e dell'allora direttore generale Andrea Bianchi.
Bini Smaghi nel suo intervento ha letto la lettera arrivata da Bankitalia, che ha sollevato irregolarità di gestione: "La scelta che l'assemblea deve fare è funzionale al risanamento necessario alla banca. Bankitalia si riserva ogni ulteriore intervento a tutela dell'istituto". Questa lettera accompagna il documento riservato inviato da Bankitalia al termine dell'ispezione, conclusa il 4 aprile scorso.
L'ex direttore generale Andrea Bianchi nel suo intervento ha sottolineato: "Ho sempre fatto l'interesse della banca - ha detto Bianchi -, mai quello personale". Bianchi, al quale il presidente Bini Smaghi ha concesso un intervento di 15 minuti per rispondere alle contestazioni inviate da Bankitalia, ha ricordato anche che la vicenda del Btp per Chiantibanca si è chiusa con 3,5 milioni di euro di guadagno.
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