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Attualità domenica 08 gennaio 2023 ore 07:30
Assistenti sociali, formazione contro la povertà
I corsi puntano a creare nuovi modelli d'approccio per contrastare impoverimento sociale e disuguaglianze. E' unico nel suo genere in Italia
FIRENZE — Un corso unico nel suo genere in Italia per formare gli assistenti sociali toscani a nuovi modelli d'approccio e soluzione per affrontare i problemi e le pratiche di lotta alla povertà, con un’attenzione particolare a quelle ad alto rischio di assistenzialismo e dipendenza assistenziale: è il progetto formativo in partenza a fine Gennaio 2023 creato dalla Fondazione Assistenti Sociali della Toscana e dalla Fondazione Zancan in collaborazione con Regione Toscana e Unicoop Firenze.
Il progetto è organizzato in Laboratori per l’innovazione sociale ad iscrizione gratuita, strutturati in modo tale da generare nuovi pensieri, a partire da una riflessione sulle esperienze, pratiche e approcci non standardizzati e fondati nelle comunità e nei soggetti che le rendono attive e generative. Sono tre: ‘Gestire i Livelli essenziali di assistenza sociale in condizioni di emergenza, urgenza, normalità’ (il primo a partire), ‘Riqualificare l’aiuto professionale’ e ‘Affrontare i problemi con pratiche generative nelle comunità’.
Ogni laboratorio è aperto al massimo a 30 operatori e prevede 2 giornate in presenza per un totale di 14 ore complessive. Il primo laboratorio è in agenda per 31 Gennaio e 1 Febbraio e si terrà a Firenze. Da domani 9 Gennaio la domanda di iscrizione è disponibile online e andrà presentata entro le 23 del 22 Gennaio via email.
Hanno detto
Il progetto formativo è stato presentato nei giorni scorsi a Firenze, a Palazzo Strozzi Sacrati che è sede della presidenza della giunta regionale toscana: “C’è sempre più bisogno di prendersi cura delle persone, in maniera competente e formata. I bisogni stanno cambiando – ha detto l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli - diventano più complessi e gran parte della qualità delle risposte che possiamo dare dipende dalle competenze e dalla professionalità delle persone che stanno direttamente a contatto con i cittadini”.
“Il tema povertà – ha spiegato Rosa Barone, presidente dell'Ordine degli Assistenti Sociali della Toscana - non è nuovo ma è l’approccio con cui lo affrontiamo a esserlo perché il modello di welfare state è arrivato al suo epilogo e ne abbiamo bisogno di nuovi perché la povertà è sempre più diffusa".
Patrizia Bellosi, in rappresentanza della Fondazione degli Assistenti Sociali della Toscana, sottolinea che "lo scopo è permettere ai partecipanti di potersi soffermare sulle buone pratiche ovvero a tutto ciò che dà valore al lavoro che viene svolto sul territorio".
“Il corso – ha aggiunto il presidente della Fondazione Zancan, Tiziano Vecchiato - punta a sviluppare soluzioni che aiutano ad aiutarsi. Perché in Toscana? Perchè è una regione ‘inquieta’, che non si accontenta, ma che cerca sempre qualcosa di meglio. Gli assistenti sociali si mettono in discussione, cercando di migliorare il proprio mode di operare, innovando la professione ed i servizi offerti. Inoltre viene chiesto a chi viene aiutato, di aiutarsi, di contribuire quindi a trovare la strada per uscire dalla propria condizione di disagio. Insomma arrivare al risultato grazie al concorso di tutti gli attori in gioco”.
“Siamo da sempre impegnati nella lotta contro la povertà – ha concluso Barbara Pollero, direttore soci Unicoop Firenze -. Questo percorso formativo riguarda il territorio in cui operiamo e ci permette di ragionare insieme ad altri soggetti sul tema della povertà, che è molto ampio e non si ferma alla sola emergenza alimentare ma riguarda altri ambiti".
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