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Cronaca lunedì 12 giugno 2023 ore 20:10

Bambina scomparsa, la pista del rapimento

Il generale Vitagliano

Si fa largo l'ipotesi che la piccola sia stata presa da adulti, forse a scopo ritorsivo. Il punto su indagini e ricerche. Il dramma dei genitori



FIRENZE — Prende consistenza la pista del rapimento da parte di adulti, magari a scopo ritorsivo, nella scomparsa della piccola Kataleya Alvarez, 5 anni, di cui non si hanno più notizie da poco dopo le 15 dello scorso sabato 10 Giugno dallo stabile abusivamente occupato in cui vive a Firenze con la mamma e il fratellino. A riferirlo in un incontro con la stampa è stato stamani il comandante provinciale dei carabinieri di Firenze generale di brigata Gabriele Vitagliano

Il comandante parla di peso statistico delle varie ipotesi investigative che continuano comunque ad essere tutte percorse: se infatti col passare delle ore diminuiscono le probabilità che la bimba si sia allontanata da sola e mentre gli investigatori tendono a escludere che si trovi all'interno dello stabile occupato, acquisisce peso per contro la possibilità che Kataleya sia stata presa da adulti.

Anche per questo, in virtù cioè dell'ipotesi che si tratti di sequestro di persona, sul aso adesso indaga anche la direzione distrettuale antimafia (Dda) di Firenze competente su questo tipo di reati.

Nella giornata di ieri un'amica della madre aveva ricevuto una telefonata in cui un'anonimo affermava di avere con sé la bambina: non ha però fornito riscontri di alcun tipo, e il generale Vitagliano spiega che gli inquirenti sono propensi a credere si sia trattato di un mitomane, alla cui identità si tenta di risalire rintracciando il telefono.

Il dramma dei genitori

La madre disperata oggi è stata sentita in procura. Dopo è stata colta da un malore ed è stata portata in ospedale, proprio come era già accaduto ieri quando era poi stata dimessa per riprendere a seguire indagini e ricerche. Il padre, detenuto per reati contro il patrimonio, ha tentato di togliersi la vita. E' il dramma dei genitori della piccola Kataleya.

Sabato scorso la bimba alle 15 stava giocando nel cortile dello stabile occupato con altri bambini. Le telecamere esterne la riprendono mentre si affaccia in strada per poi rientrare nell'edificio. Poi più nulla: quando la madre torna dal lavoro intorno alle 15,30 Kataleya non si trova più. 

Le prime ricerche sommarie da parte della mamma - il papà è detenuto per reati contro il patrimonio -, dei familiari e degli abitanti dell'edifizio non avevano dato esito, così alle 20 la madre si era presentata dai carabinieri.

Prima ancora di verbalizzare dalla stazione dei militari era stata allertata la prefettura che aveva attivato il piano di ricerca per le persone scomparse. Finora tutto inutile. La bambina, di origini peruviane, è come svanita nel nulla. Kataleya Alvarez è alta un metro e 15 centimetri, capelli e occhi scuri, indossava una maglietta bianca, pantaloni viola e scarpine nere.

La pista interna all'edificio occupato

"Stiamo lavorando sugli occupanti dello stabile", afferma il generale. "Abbiamo individuato elementi o situazioni che potrebbero fornire elementi di sospetto, ma finora non sembrano collegabili alla bambina". 

Al momento richieste di soldi a mo' di riscatto non ne sono pervenute. La ritorsione, semmai, è una possibilità accreditata: "Se è un rapimento potrebbe essere motivato da una ritorsione". Ma no: "Niente soldi - dichiara il generale - non ci sono state richieste estorsive".

"Va da sé - aggiunge - che il gran numero di persone che c'è in quella condizione di estrema povertà desta sospetto che vi siano situazioni ai margini della legalità, ma nulla attualmente collegabile al possibile rapimento".

La prefettura chiude il piano di ricerca persone scomparse

Dopo la riunione pomeridiana della cabina di regia per ritrovare Kata, la prefettura di Firenze ha deciso di chiudere il piano di ricerca persone scomparse.

Due giorni di ricerche con vigili del fuoco e 255 volontari di protezione civile, perlustrazioni in prossimità del Torrente Mugnone, del fiume Arno e del Parco delle Cascine con sommozzatori, droni delle squadre Sapr (sistema aeromobile a pilotaggio remoto) e squadre di terra, anche con l’ausilio di unità cinofile non hanno infatti dato esito.

Così: "Alla luce di quanto emerso nel corso della riunione in merito alla prosecuzione delle ricerche nel contesto dell’attività di polizia giudiziaria, nelle prossime ore sarà chiuso il Piano provinciale per le persone scomparse".


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Il punto sulle indagini del comandante dei carabinieri di Firenze generale Gabriele Vitagliano
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