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Attualità domenica 06 novembre 2022 ore 18:10

Cocaina e alcol tra i giovanissimi, boom di pazienti in carico ai Serd

"Una piaga sociale" così il sindaco di Firenze che ha visionato i dati della Asl Toscana. Regione ed Anci Toscana promuovono progetti di prevenzione



FIRENZE — C’è stato un incremento importante dell’uso di cocaina e i giovanissimi utilizzano cocaina e crack quasi sempre associate a cannabinoide e abuso di alcolici, è quanto emerge dai dati elaborati dall’area delle dipendenze della Ausl Toscana Centro.

Il sindaco del capoluogo toscano e della Città metropolitana di Firenze ha parlato di "piaga sociale".

Dal 1° Gennaio al 31 Agosto scorsi sono state 2.356 le persone prese in carico dai tre Serd Zona Firenze dell’azienda sanitaria, in aumento rispetto al 2021 quando erano stati 2.596 ma al 31 Dicembre.

La maggior parte dell’utenza è di genere maschile (82,1%), il 17,9% è di genere femminile e circa il 30% dei nuovi utenti ha meno di 30 anni.

Secondo il Comune di Firenze "I dati dimostrano anche che c’è una grave complessità delle situazioni familiari e dei quadri psicopatologici associati e che è presente un mercato variegato di sostanze, facilmente accessibile a basso costo".

La situazione critica viene fotografata e confermata anche dai dati relativi all’attività delle Unità di strada impegnate nel progetto promosso dal Comune Outsiders, che realizza interventi di bassa soglia in strada rivolti a coloro che consumano sostanze. Anche i dati dell’attività del Centro Java, gestito dal Comune, presentano una fotografia da non sottovalutare: da Gennaio al 10 Ottobre scorso sono state 748 le persone che hanno frequentato lo spazio Chill out di relax nel Centro, di queste il 36,6% hanno tra 23 e 27 anni; il 24,8% tra 27 e 30 anni; il 17,5% tra 31 e 35 anni, l’11,2% tra 18 e 22 anni e il 5,8% tra 14 e 17. La maggior parte sono uomini (66,2%), mentre il 33,8% sono donne. 

Al Dea di Santa Maria Nuova, invece, sono state 296 le persone contattate dagli operatori di corridoio presenti nelle serate di venerdì e sabato nell’orario 00.00-08.00. Delle 296 persone il 53% hanno un’età compresa tra 18 e 24 anni, mentre il 13% sono minorenni; il 58% è arrivato al pronto soccorso per abuso di alcol e il 10% perché ha assunto altre sostanze. L’attività del Dea si basa su un lavoro di rete, condivisione e connessione fra i servizi del Pronto soccorso, i servizi per le dipendenze e le Unità di strada, di fatto le più vicine ai giovani che frequentano la movida.

“Soprattutto dopo i due anni di Covid, che sono stati particolarmente duri per i giovani - ha detto il sindaco Nardella -, a Firenze ci ritroviamo con problemi crescenti di disagio sociale che molto spesso sfocia in comportamenti pericolosi per sé e per gli altri. Esiste un problema di abuso di droghe e di alcol e dobbiamo agire sulla prevenzione e sul coinvolgimento del settore dei professionisti come nel progetto Java e negli altri progetti collegati. È necessario tenere un dialogo aperto con il mondo della scuola e delle famiglie perché questo disagio, che è presente in tutte le città italiane, è molto profondo e su di questo dobbiamo tenere aperti gli occhi fino in fondo per renderci conto che questa piaga sociale può essere estremamente critica per quelli che sono i cittadini del futuro. Non possiamo considerare questo tema secondario per noi è una priorità e con l’assessore Funaro, la Ausl e la Società della salute siamo concentrati al massimo per farvi fronte. Stiamo mettendo in campo tutte le forze possibili e gli strumenti perché i ragazzi non siano lasciati soli. Serve agire sulla prevenzione perché quando si arriva alla repressione è già tardi ed è una sconfitta per la nostra società”.

“A Firenze c’è un quadro preoccupante con un aumento esponenziale dell’uso di sostanze e alcol - ha detto l’assessore a Welfare e presidente della Società della Salute di Firenze Sara Funaro - con una diminuzione dell’età che preoccupa, addirittura fin da 14 anni. Come amministrazione comunale stiamo rafforzando tutta una serie di iniziative in collaborazione con l’azienda sanitaria, la Società della salute e con tutti i servizi del territorio. Una novità, che fa parte del progetto Java, è l’operatore di corridoio a Santa Maria Nuova istituito per supportare i servizi sanitari e cercare di ‘agganciare’ i ragazzi e le famiglie. Il nostro obiettivo è cercare di informare i ragazzi, con i quali lavoriamo nelle scuole a livello di sensibilizzazione e prevenzione, e i genitori. Vogliamo prevenire il più possibile il danno causato dall’assunzione di sostanze e alcol”.

Asl Toscana nord ovest

Tra sabato 5 e domenica 6 Novembre 2022, in piazza Mercurio a Massa, gli operatori specializzati del Coordinamento Toscana Comunità di Accoglienza (CTCA), del Servizio delle dipendenze (Ser.D) dell'Azienda USL Toscana nord ovest - Zona Apuana e della Comunità Monte Brugiana hanno dato vita a “Notte di qualità”, una sorta di "sanità d'iniziativa" tesa a promuovere salute.

Monica Guglielmi, direttrice della Zona distretto delle Apuane, sottolinea l'importanza di questo progetto, finanziato dalla Regione Toscana e promosso dal Ser.D. delle Apuane, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani Toscana, il Coordinamento Toscano Comunità di Accoglienza, in collaborazione la Comunità Monte Brugiana di Massa e in accordo con l'Osservatorio Provinciale sulle Dipendenze di Massa Carrara, organismo coordinato dalla prefettura e con il comune di Massa.

Asl Toscana sud est 

In tutto il 2021 in provincia di Siena sono stati 27 gli interventi in soccorso di minori. Al primo Ottobre del 2022 erano già 17 gli interventi del 118, 3 nella sola settimana di fine Settembre.

"Il problema dell'abuso di alcool, e in generale il problema delle dipendenze nei giovani, è un tema che deve interrogare tutte le istituzioni - lo ha detto lo scorso Ottobre il direttore generale dell’Asl Toscana sud est Antonio D'Urso - Sono già in atto tavoli dedicati a risolvere specifiche situazioni, ma occorre un luogo stabile per presidiare questo importante argomento che ci riguarda tutti. Come istituzioni. Come comunità. Come genitori".

"Un osservatorio importante per fotografare lo scenario è quello dei Ser.D dove gli adolescenti e i giovani che arrivano con problemi di intossicazione acuta di alcol sono in continuo aumento, - ha aggiunto il responsabile dell'area delle Dipendenze dell’Asl Marco Becattini - Nel periodo post pandemia si sono registrati picchi ancora più significativi. Alcuni temi sono prevalenti nei ragazzi: le oscillazioni dell'autostima, la forte preoccupazione di non essere all'altezza, i vissuti depressivi, un disorientamento rispetto al mondo adulto e alla complessità del compito di individuare un progetto per sé, la difficoltà a costruirsi un’identità adulta, la progressiva sostituzione delle relazioni personali con le relazioni virtuali (anche per il rapporto critico con il proprio corpo), un aumento dell'attrazione anche da parte dei giovanissimi per l’abuso di alcol, di sostanze, per il gioco d'azzardo e il gaming, il rapporto con il denaro, il ricorso alla violenza nella gestione dei conflitti tra pari.…".

Regione Toscana

Alle tre Asl territoriali sono arrivati 1,5 milioni di euro per interventi sulle cronicità e per la prevenzione delle nuove dipendenze, da quelle da sostanze a quelle da gioco d’azzardo.

La convenzione è stata firmata appena un mese fa dal responsabile del Coordinamento degli enti accreditati e dai direttori della Asl Toscana Centro alla quale andranno 600.000 euro, della Asl Toscana nord ovest a cui vanno 500.000 euro e della Asl Toscana sud est a cui sono destinati 400.000 euro. All’attività del Ceart sono destinati 50.000 euro l’anno per le annualità 2022 e 2023.

Il Sistema sanitario regionale investe 14,5 milioni di euro l’anno per i percorsi terapeutico-riabilitativi residenziali e diurni e per l'assistenza nelle strutture gestite dagli enti aderenti al Ceart. 

La volontà della Regione è quella di ridurre significativamente gli invii fuori Toscana vista l'elevata qualificazione e la molteplicità e variabilità dei percorsi terapeutico riabilitativi presenti sul territorio regionale in grado di rispondere alle esigenze assistenziali dei cittadini toscani con problemi di dipendenza. E’ per questo che eventuali invii in strutture extraregione potranno essere limitati a motivate esigenze terapeutiche non soddisfatte dall'attuale sistema dei servizi toscano e comunque non potranno superare il 3% del budget di ogni Azienda destinato all'assistenza residenziale e diurna per la riabilitazione delle persone con disturbo da uso di sostanze e da gioco d'azzardo.

In Italia

Dalla relazione del Ministero della Salute al Marzo 2022 emerge come nel 2019 il consumo abituale di alcol, nella classe di età 18-24 anni era l’1,7%, di cui il 2,3% maschi e l’1% femmine. Nel 2020 il consumo abituale nella stessa classe di età è stato il 2,5%, con valore analogo per maschi e femmine.

Tra i comportamenti a rischio nel consumo di bevande alcoliche tra i giovani il binge drinking ovvero cinque o più bicchieri nella stessa occasione secondo la definizione dell'Istituto Superiore di Sanità. Nel 2019 il fenomeno del binge drinking riguardava il 16% dei giovani tra i 18 ed i 24 anni di età, di questi il 20,6% erano maschi e l’11% erano femmine. Nel 2020 il fenomeno ha riguardato il 18,4% dei giovani tra i 18 ed i 24 anni di età, di questi il 22,1% maschi e il 14,3% femmine.


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