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Attualità giovedì 29 settembre 2016 ore 13:21
"Dal 2017 sparirà l'Irpef per gli agricoltori"
Il premier Matteo Renzi a ruota libera alla manifestazione nazionale di Coldiretti a Firenze su lotta al caporalato e tutela del made in Italy
FIRENZE — Platea di diecimila agricoltori davanti al presidente del Consiglio che ha inaugurato la sua giornata fiorentina alla manifestazione nazionale di Coldiretti al Mandela Forum. Un intervento a braccio che è arrivato dopo l'elenco, non proprio confortante, dei problemi che attanagliano l'olio extravergine di oliva: produzione crollata del 38 per cento e rischio altissimo di contraffazione.
Non a caso l'asso nella manica del premier è stata la promessa di una nuova misura a favore del mondo agricolo: "Dopo aver cancellato lo scorso anno Irap e Imu agricole, abbiamo previsto un ulteriore elemento nella legge di stabilità: la parte di Irpef agricola sarà cancellata a partire dal 2017. Bisogna restituire il giusto valore alla terra e a chi la lavora", ha detto Renzi. Più nel tecnico è entrato il ministro dell'agricoltura Maurizio Martina che ha spiegato in cosa consisterà la misura annunciata dal premier: "Nella prossima legge di Bilancio abbatteremo ai fini Irpef le rendite catastali dei terreni agricoli".
"Negli ultimi decenni - ha poi aggiunto il presidente del Consiglio - la politica ha fatto sembrare l'agricoltura come una cosa di serie B e invece il primo elemento contro il dissesto idrogeologico è proprio la tutela dei campi".
Sulla tutela del made in Italy Renzi ha poi detto: "Se c'è il grano italiano Dop, quel ''pezzettino'' lì deve essere riconosciuto come made in Italy e dunque non può essere pagato come lo era 28 anni fa. Su questo mi prendo un impegno con voi, anche se non sarà facile".
Nel discorso del premier ha trovato spazio anche la piaga dello sfruttamento del lavoro nei campi. "La legge sul caporalato deve essere approvata al più presto - ha detto - i nostri pomodori non devono essere macchiati di sangue".
"Datemi una mano a far capire che l'Italia è più grande delle piccole polemiche che io vedo tutti i giorni a Roma e in tv", ha quindi chiesto il premier agli agricoltori davanti a lui.
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