Attualità mercoledì 08 luglio 2020 ore 18:10
Covid, 31 milioni di euro di premi aggiuntivi per il personale sanitario

La Regione Toscana: "E' il segno tangibile della nostra gratitudine". Quali sono le categorie di lavoratori che troveranno il premio nelle buste paga
FIRENZE — Oltre 31,5 milioni di euro sono stati assegnati dalla Regione Toscana alle aziende e agli enti del Servizio sanitario regionale come riconoscimento economico aggiuntivo da destinare al personale sanitario impegnato in prima linea nell’emergenza epidemiologica del Covid-19.
Gli operatori sanitari, impegnati direttamente e indirettamente nella
gestione della pandemia, che beneficeranno della premialità aggiuntiva per il lavoro svolto nei mesi di marzo e aprile 2020 fanno parte delle
seguenti categorie:
- personale dipendente, a tempo indeterminato e determinato;
- lavoratori operanti mediante contratti di somministrazione (lavoratori interinali);
- medici e professionisti sanitari a convenzione;
- medici e professionisti con contratto libero professionale;
- docenti e altro personale universitario operanti in afferenza assistenziale nelle aziende ospedaliere.
L’assegnazione di un beneficio economico è prevista anche per i medici specializzandi che hanno lavorato fattivamente nel periodo Covid nelle aziende ospedaliere universitarie e nelle Ssl, anche se privi di contratto con il sistema sanitario regionale.
Per il personale operante nei servizi affidati in appalto a enti terzi (come operatori impiegati in residenze sanitarie per anziani e nella sanità privata convenzionata, conduttori di mezzi di soccorso, per fare qualche esempio) è, invece, ancora allo studio il quadro di applicazione.
“Questo stanziamento è il segno tangibile della nostra gratitudine per il lavoro svolto da tutti i nostri operatori sanitari, che dinanzi a un’emergenza epidemiologica senza precedenti non si sono tirati indietro - spiegano in una nota il presidente della Regione, Enrico Rossi, e l’assessore alla salute Stefania Saccardi - Anzi, con profondo spirito di abnegazione, hanno affrontato il momento difficile senza alcuna esitazione, ponendosi un solo obiettivo: salvare più vite umane possibili e assistere al meglio chi si è ritrovato, all’improvviso, colpito da un nemico invisibile, un virus insidioso, che ha stravolto letteralmente le loro vite".
"Con questo atto onoriamo un impegno preso e sottoscritto con le organizzazioni sindacali regionali della funzione pubblica Cgil, Cisl e Uil, con le quali abbiamo condiviso un percorso di fattiva collaborazione, che ci ha visti uniti nel raggiungimento dei medesimi obiettivi di tutela della salute pubblica e di doveroso riconoscimento verso tutte quelle categorie di lavoratori impegnate in prima linea nella lotta contro il Covid - commentano ancora Rossi e Saccardi - Per la concessione di questo riconoscimento economico va dato merito anche al Consiglio regionale, che ha creato i presupposti normativi, tramite l’approvazione di un’apposita legge”.
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