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Attualità venerdì 29 maggio 2020 ore 19:40
Covid, nessuna situazione critica, Italia promossa

Lo ha dichiarato il Ministero della salute: "Grazie al lockdown contagio sotto controllo". A parte una, tutte le regioni hanno indice Rt inferiore a 1
FIRENZE — Al momento in Italia non ci sono situazioni critiche relative all’epidemia di Covid-19. È questo in sintesi il risultato del monitoraggio degli indicatori per la cosiddetta Fase 2 per la settimana tra il 18 e il 24 maggio, con dati aggiornati al 26 Maggio. Lo ha afferma in una nota il Ministero della Salute e questo potrebbe far ben sperare sull'eventuale riapertura dei confini regionali a partire dal 3 Giugno prevista dal Decreto Rilancio, decisione che spetta al governo e che arriverà a breve dopo un confronto con la Conferenza delle Regioni.
Eccoli in sintesi i principali risultati del monitoraggio:
- l’incidenza settimanale di nuovi casi positivi al coronavirus rimane molto eterogenea nel territorio nazionale. In alcune Regioni il numero di casi è ancora elevato denotando una situazione complessa ma in fase di controllo. In altre il numero di casi è molto limitato. Si raccomanda pertanto cautela specialmente nel momento in cui dovesse aumentare per frequenza ed entità il movimento di persone sul territorio nazionale;
- non si registrano segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali ospedalieri sul territorio nazionale;
- si osservano livelli di resilienza (capacità di assorbire e gestire l'impatto dell'epidemia) in miglioramento.
Nel Paese continuano ad essere rafforzate a livello regionale le iniziative di individuare, attraverso gli screening sierologici e i tamponi, il maggior numero possibile di contagiati, mettendo subito dopo in atto le necessarie misure di isolamento e quarantena dei diretti interessati e delle persone che hanno avuto contatti stretti con loro.
"Nonostante questo abbia aumentato la sensibilità dell’accertamento diagnostico - scrive il Ministero - nella pressoché totalità delle Regioni e Provincie Autonome il trend settimanale dei nuovi casi diagnosticati per data di diagnosi/prelievo è in diminuzione e gli indici di trasmissibilità (Rt) sono al di sotto di 1".
L'unica eccezione a cui fa riferimento il Ministero è il Molise, che ha un indice Rt di 2,2. A questo proprosito però il Ministero sottolinea che "quando il numero di casi è molto piccolo, alcune regioni possono avere temporaneamente un Rt superiore a 1 a causa di piccoli focolai locali che finiscono per incidere sul totale regionale, senza che questo rappresenti un elemento preoccupante".
Tutte le altre regioni hanno invece indice inferiore a 1, comprese le sorvegliate speciali Lombardia (0,75), Piemonte (0,50) e Liguria (0,58).
Quello della Toscana riportato nel report ministeriale è 0,59.
LE CONCLUSIONI DEL MINISTERO
- Le misure di lockdown in Italia hanno effettivamente permesso un controllo dell’infezione da COVID-19 sul territorio nazionale pur in un contesto di persistente trasmissione diffusa del virus con incidenza molto diversa nelle 21 Regioni/PPAA.
- La situazione attuale, relativa all’inizio della prima fase di transizione, è complessivamente positiva. Permangono segnali di trasmissione con focolai nuovi segnalati che descrivono una situazione epidemiologicamente fluida in molte Regioni italiane. Questo richiede il rispetto rigoroso delle misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale e il distanziamento fisico.
- È necessario continuare a rafforzare i servizi territoriali per la prevenzione e la risposta al Covid-19 in caso di eventuali recrudescenze epidemiche.
Qui sotto i link per visionare tutti i report regionali
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