Monitor Consiglio lunedì 28 luglio 2025 ore 17:29 Spazio a cura dei gruppi politici del Consiglio regionale della Toscana
Stati Generali della Cultura, evento conclusivo il 4 Settembre

“Parte un piano di rilancio per le politiche culturali della Toscana”
FIRENZE — In commissione cultura del Consiglio regionale si avvia la conclusione del percorso degli Stati Generali della Cultura. “Fai contare la cultura – Toscana 2030”, partito nel luglio 2022; un progetto partecipativo promosso dalla commissione insieme a Giunta e Consiglio regionale, che ha coinvolto in modo capillare operatori, enti locali, istituzioni, le tante realtà associative dei territori. Da questo percorso nasce la risoluzione approvata oggi in Commissione, insieme all’avvio del processo di riforma della legge regionale 21/2010, il Testo Unico della Cultura che arriverà in Consiglio. Il grande momento di restituzione sarà l’evento pubblico del 4 settembre, che aprirà una discussione condivisa sul progetto di riforma e sulle nuove politiche culturali della Toscana.
“Gli Stati Generali della Cultura ci hanno consegnato una mappa aggiornata dei bisogni e delle risorse del sistema culturale regionale. Attraverso l’atto approvato oggi in commissione portiamo avanti una proposta di riforma organica delle politiche del comparto, che guarda al futuro e rilancia il ruolo della cultura come asse portante dello sviluppo sostenibile, del benessere delle comunità e dell’identità della Toscana attraverso la riforma della legge 21 e altri provvedimenti di settore”. È quanto dichiara Cristina Giachi, consigliera regionale Pd e presidente della commissione istruzione, formazione, beni e attività culturali a margine dell’approvazione all’unanimità in commissione della risoluzione “Facciamo contare la cultura. Politiche per una Toscana contemporanea creativa”.
La stabilizzazione delle risorse per i bandi, un criterio di triennalità per le fonti di finanziamento, nuove figure professionali per le imprese d’ambito, formazione strategica e molte altre linee di azione specifiche: dal welfare culturale allo spettacolo dal vivo; da una Music Commission regionale, alla promozione esplicita della cultura e dell’arte contemporanea e dei suoi multiformi linguaggi. Sono tutte proposte contenute nella risoluzione che ha ottenuto il via libera della commissione consiliare.
“L’atto varato dalla commissione mette al centro una proposta di revisione della legge regionale n. 21/2010, il Testo Unico della cultura. La nuova impostazione contenuta nell’atto di indirizzo rivolto alla Giunta - continua Giachi - punta a una semplificazione normativa e all’introduzione di definizioni più ampie e inclusive, capaci di accogliere la complessità e la multidisciplinarità del sistema culturale contemporaneo. La cultura viene pienamente riconosciuta anche come presidio di cittadinanza attiva, come leva di coesione sociale. Da qui la centralità attribuita al welfare culturale: un modello che connette la produzione e fruizione culturale con la qualità della vita, la salute mentale, la cura e l’inclusione. A tale progetto di riforma si sono affiancate, come frutti degli Stati Generali, una revisione della legge sull’Art Bonus, già approvata, una Pdl al Parlamento sulla lettura libera a scuola, e una proposta che sarà discussa nel prossimo Consiglio sulla promozione delle attività teatrali nelle scuole”.
Sul piano operativo, il progetto di riforma prefigura auspicabilmente la triennalità dei finanziamenti culturali e la stabilizzazione delle risorse, per garantire certezza e continuità alle progettualità degli operatori; al contempo propone di aggiornare il repertorio regionale delle figure professionali culturali e di attivare percorsi di formazione strategica, con attenzione particolare al settore dell’impresa culturale.
Tra i punti centrali si evidenziano il riconoscimento della cultura contemporanea come ambito da promuovere attivamente nelle sue varie forme: fotografia, linguaggi digitali, architettura moderna e archivi d’artista; accolte a pieno titolo tra le politiche culturali regionali strategiche e in grado di rappresentare al meglio il patrimonio materiale e immateriale del Novecento toscano.
Rilevante anche la parte dedicata alla riorganizzazione dello spettacolo dal vivo, che viene ripensato attraverso un sistema di accreditamento triennale e con una più chiara distinzione tra soggetti (fondazioni, teatri e festival statali, soggetti regionali) e il potenziamento degli strumenti di valutazione.
E ancora: la volontà di creare una Music Commission regionale sull’esempio della Film Commission, per sostenere lo sviluppo e la promozione della filiera musicale toscana. Analogamente, viene proposto il riconoscimento dei live club come presidi culturali a tutti gli effetti.
Ampio spazio è inoltre dedicato anche all’editoria locale, considerata una componente essenziale del pluralismo culturale e della memoria dei territori.
Tra gli interventi finanziari auspicati figurano: la promozione dell’accesso al credito agevolato, l’ampliamento della platea dei soggetti beneficiari del fondo di anticipazione previsto dalla legge regionale, ulteriori forme di credito bancario per chi riceve contributi regionali, la promozione di incontri sull’Art Bonus regionale per incentivarne e facilitarne l’utilizzo.
Sono state infine ideate, in sinergia con Fondazione Sistema Toscana, l’istituzione di uno sportello di consulenza permanente su bandi, concorsi e procedure di accesso a risorse regionali ed europee e di un tavolo di confronto con la Consulta delle fondazioni bancarie.
“Con questa prospettiva - conclude Giachi - la Toscana si candida a essere laboratorio nazionale di innovazione, restituendo centralità e visione strategica a un settore decisivo per lo sviluppo della società e della democrazia”.
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