Attualità giovedì 01 settembre 2016 ore 18:00
Duecento milioni di euro da recuperare
L'assessore regionale alle finanze Bugli annuncia una manovra da 150 milioni. Si aggrava la disoccupazione giovanile: 50mila under 30 senza lavoro
FIRENZE — La Regione ha impostato la nuova programmazione economica per continuare a sostenere anche nel 2017 la Toscana.
È stato l’assessore regionale Vittorio Bugli ad illustrare il Documento di economia e finanza regionale e il Programma regionale di sviluppo 2016-2020 alla prima commissione del Consiglio regionale, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd).
"Il documento prevede la necessità di recuperare circa 200 milioni di euro sul bilancio, in conseguenza degli accordi tra Stato e Regione e della manovra nazionale - ha spiegato Bugli - Cifra che al momento, con 56milioni già recuperati, impone una manovra regionale per il recupero dei circa 150milioni restanti".
Nel Documento di economia e finanza si evidenzia che la capacità di tenuta del sistema produttivo toscano rispetto ad altre regioni grazie a una riduzione del Pil minore rispetto al quadro nazionale e a una minore caduta dell’occupazione. anche se l’aumento della disoccupazione ha raggiunto livelli preoccupanti tra i giovani, con un terzo tra i 15 e i 24 anni disoccupato e 50 mila under 30 senza lavoro.
Tra i punti di forza, l’andamento straordinariamente positivo rispetto al quadro nazionale delle importazioni e la crescita del turismo.
I colpi più duri li ha invece subiti l’industria e si sono accentuate le disparità territoriali, con maggiori difficoltà per la Toscana costiera.
Di fronte a questo quadro, la Regione Toscana ha quindi deciso di rilanciare gli investimenti e favorire il processo di reindustrializzazione e di inserimento nel mondo del lavoro di giovani adeguatamente formati. L'idea è quella di operare in modo differenziato nelle varie aree della Toscana per contrastare lo squilibrio determinatosi in questi anni.
Su un altro versante c'è l'obiettivo di fronteggiare il disagio di tante famiglie, comprese quelle che non sono ancora scese sotto la soglia di povertà. Per riuscire nell’intento, la Regione si è data nove obiettivi, sei dei quali ricalcano quelli dell'Unione Europea: livello di occupazione pari al 75 per cento della popolazione tra i venti e i 64 anni; l’1,5 per cento del Pil reinvestito in ricerca e sviluppo; il raggiungimento di livelli relativi ai cambiamenti climatici e alla sostenibilità energetica; tasso di abbandono scolastico al 13 per cento; il 30 per cento della popolazione tra i 30 e i 34 anni con istruzione universitaria; almeno 630mila persone in meno a rischio o in situazione di povertà ed emarginazione”. E poi promuovere la reindustrializzazione, impedendo che si riduca il peso dell’industria sul Pil; ridurre le disparità territoriali; tutelate e difendere il territorio.
"In questo quadro di interventi - ha proseguito Bugli - la Toscana porta avanti il percorso per ridimensionarsi rispetto all’Europa e al Paese, costruendo una Regione dell’Italia centrale con Umbria e Marche e impegnandosi nella riorganizzazione amministrativa attraverso le zone-distretto”.
Il programma regionale di sviluppo prevede 26 progetti regionali per 6,4 miliardi in cinque anni.
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