Attualità sabato 11 luglio 2020 ore 12:11
Epidemia Covid, pesano i microfocolai familiari
I toscani attualmente positivi sono il 3,2% dei contagiati totali ma si continuano a registrare nuovi casi. Cresce l'indice Rt a causa dei cluster
FIRENZE — Nuovo rapporto settimanale sull'andamento dell'epidemia di Covid dell'Agenzia regionale di sanità della Toscana, con i dati più rilevanti in evidenza aggiornati a ieri, 10 Luglio.
Sono 337 (324 nel rapporto della scorsa settimana) i toscani attualmente positivi al SarsCov2 (3,2% della casistica totale), di cui solo 11 sono ricoverati in ospedale. Questo dato è in diminuzione da oltre un mese, grazie al progressivo aumento dei pazienti che guariscono e alla costante diminuzione dei nuovi casi positivi.
L’andamento dell’epidemia nelle province però non è uniforme. Massa e Carrara e Lucca hanno mostrato finora una crescita più rapida, seguite da Firenze, mentre le province meno colpite sono quelle di Livorno e Siena. Sul territorio regionale l'epidemia sembra perdere terreno ma continuano ad essere rilevati microfocolai come quelli di Pian di Scò, dell'Impruneta, di Viareggio e Cortona. Visualizzando il grafico riportato sul sito dell'Ars e relativo all'indice Rt (ovvero al numero medio di nuovi contagi per ogni persona infettata), dal 29 Giugno al 6 Luglio in Toscana è sempre stato superiore a 1:
7/7 Rt 1,21
6/7 Rt 1,4
5/7 Rt 1,5
4/7 Rt 1,51
3/7 Rt 1,18
2/7 Rt 1,29
1/7 Rt 1,09
per quanto riguarda i decessi la provincia di Massa e Carrara è stata finora la più colpita,
seguita da Firenze, Lucca e Pistoia. Tutta
l’area geografico-amministrativa Sud-est della Toscana è stata altresì
meno interessata dal fenomeno. La letalità nella nostra regione è pari al 10,9% e si mantiene al di sotto della media nazionale (14,4%).
I nuovi casi giornalieri hanno raggiunto numerosità molto basse ma nell’ultima settimana sono leggermente risaliti a 8 (media su 7 giorni), per la comparsa di alcuni piccoli cluster
di casi, prontamente intercettati e isolati dai
servizi territoriali.
Attualmente su 1.000 persone sottoposte a tampone
(compresi eventuali tamponi di controllo per guarigione dei malati), 5 risultano positive. La percentuale (0,5%) è diminuita nel tempo ed è ormai stabile su questi valori, coerentemente con l’esaurimento dell’epidemia.
Incidenza,
velocità di crescita della curva epidemica, percentuali di ricoverati e
proporzione dei ricoveri in terapia intensiva variano notevolmente
nelle tre aree vaste per fattori come densità abitativa,
tempo d’insorgenza dei primi contagi, organizzazione della rete
ospedaliera e territoriale, criteri per l’indagine epidemiologica.
La situazione, aggiornata al 9 luglio, mostra come in ciascuna azienda la disponibilità di posti letto di intensiva e di area medica è molto ampia. Focalizzandoci sulla terapia intensiva, rispetto alla capienza massima i letti occupati rappresentano una percentuale molto bassa: a livello complessivo regionale è in questo momento 1,7% (range 0 – 3,3). La progressiva riduzione di posti letto intensivi (90, al 9 luglio) e della riserva di espansione ha seguito la curva della domanda, garantendo in ogni momento ampia disponibilità di posti letto.
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