Monitor Consiglio venerdì 06 maggio 2022 ore 12:41 Spazio a cura dei gruppi politici del Consiglio regionale della Toscana
Festa dell'Europa, disegnare il futuro e puntare alla Confederazione
"Mi sono più volte chiesto cosa rappresenti l’Europa per i giovani ed i meno giovani e la risposta non è facile da trovare."
FIRENZE — "L’Europa, prima della pandemia - afferma Giovanni Galli, Consigliere regionale della Lega e Vicepresidente della Commissione Europa - rappresentava una sorta di “mostro” pronto a punire con sanzioni le varie realtà nazionali qualora non rispettassero parametri di natura economico finanziaria."
Abbiamo per anni avuto - prosegue il Consigliere - una percezione dell’Europa come una sorta di matrigna, che ci imponeva sanzioni e limiti in termini di politica economica, ma anche limiti per quanto riguarda gli aspetti più elementari della nostra vita quotidiana. Ricordiamo, infatti, le varie direttive sulle modalità di produzione di alcuni specifici e tradizionali prodotti alimentari, come ad esempio il lardo di colonnata o la lunghezza delle nostre zucchine ecc."
" Quindi, da parte mia-precisa l'esponente leghista-ho sempre avuto un atteggiamento di scetticismo verso un’Europa tutta strutturata su aspetti economici e finanziari, che spesso si sono non solo dimostrati assurdi ma anche dannosi."
" Ma a dire il vero - sottolinea il rappresentante della Lega - quell'Europa, oggi, è un lontano incubo, che non esiste più. E’ la natura che ha imposto un cambiamento radicale del volto dell’Unione: mi riferisco ai due anni di pandemia che abbiamo trascorso e che hanno in qualche modo costretto i governi nazionali a dare una svolta al senso comunitario europeo. Per la prima volta nella storia, abbiamo condiviso l’indebitamento europeo, superando quindi la logica del particolarismo nazionale, abbiamo condiviso le informazioni sui vari vaccini, abbiamo condiviso medici ed infermieri, abbiamo condiviso anche una strategia per uscire dalla crisi socio economica attraverso il piano Next generation UE."
"Tutto questo per dire - insiste Galli - che oggi siamo davvero ad una svolta, la quale potrebbe rappresentare un significativo cambiamento del ruolo della comunità europea. Non più quindi una sorta di conclave di burocrati, sempre pronti a richiamare e sanzionare i vari Stati, per essere invece un terreno comune di condivisione di valori, sogni e speranze per il futuro.
"Le giovani generazioni hanno potuto vivere, grazie ai programmi Erasmus, il continente europeo come qualcosa di proprio. Hanno infatti potuto confrontarsi con i propri coetanei di altre nazioni, hanno potuto conoscere altre lingue, ma soprattutto hanno potuto constatare come le varie differenze tra gli stati europei trovano comunque qualcosa di comune.
Le nostre fondamenta sono le stesse e su quelle basi dobbiamo oggi, con maggiore forza rispetto al passato, rilanciare il ruolo dell’Unione europea."
"Sogno, dunque - conclude Giovanni Galli - una grande confederazione europea, dove la politica macroeconomica, la politica estera e di difesa, la politica energetica sia condivisa ed unitaria. E’ su questo sogno che vorrei che si aprisse il confronto, cioè rendere la festa dell’Europa non solo un mero momento per celebrare il ricordo, ma una concreta occasione per disegnare il futuro, per rilanciare sfide che guardano avanti. "
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