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Attualità mercoledì 24 febbraio 2021 ore 16:00

Il talento dei giovani Pegaso

I dottorandi Pegaso al Teatro della Compagnia di Firenze insieme al consigliere per le politiche giovanili del presidente Giani, Bernard Dika
I dottorandi Pegaso al Teatro della Compagnia di Firenze insieme al consigliere per le politiche giovanili del presidente Giani, Bernard Dika

Nella prima tappa di "GiovaniSì in tour con il presidente Giani" alcuni dottorandi hanno raccontato il lavoro fatto con le loro borse di studio



FIRENZE — Fanno ricerca nei campi delle neuroscienze, della industria 4.0, dell'agricoltura smart, oppure studiano per sviluppare giocattoli intelligenti, capaci di captare informazioni utili su bambini che hanno dei problemi nello sviluppo. Sono i ricercatori protagonisti della prima tappa di GiovaniSì in tour con il presidente Eugenio Giani, studenti che hanno usufruito delle borse di Dottorato internazionale Pegaso, promosse dalla Regione Toscana con GiovaniSì, il progetto nato nel 2011 per fornire strumenti per l'autonomia dei giovani. Le borse di studio nel periodo 2014-2020 sono state finanziate con il fondo sociale europeo mentre per il 2021-2022 sono finanziate dalla Regione Toscana per quasi cinque milioni di euro.

All'evento al Teatro della Compagnia di Firenze hanno partecipato diversi dottorandi che hanno raccontato le ricerche nei rispettivi campi: Mattia Franchi De' Cavalieri, 26 anni, ha una borsa di dottorato Pegaso alla Scuola superiore Sant'Anna di Pisa e, in collaborazione con la Fondazione Stella Maris, lavora a un progetto per realizzare giochi intelligenti, che ricalcano i giochi tradizionali, ma hanno al  loro interno sensori e dispositivi che permettono di estrarre informazioni preziose sullo sviluppo dei bambini che lo utilizzano. Possono essere utili per aiutare bambini con problemi di autismo o che hanno difficoltà di apprendimento.

Una borsa Pegaso è andata a Laura Pavese, 32 anni. Studia le distrofie retiniche ereditarie che portano alla perdita della vista ed è parte di una squadra dell’ospedale fiorentino di Careggi che inizierà a breve a testare sui pazienti una terapia genica innovativa che potrebbe arrestare il processo degenerativo

Laura Pavese

Laura Pavese

Stefano Barbera, 27 anni di Messina, si è trasferito a Siena e dopo una laurea in biologia molecolare e ora è in Svezia con la borsa Pegaso a sviluppare nuove terapie contro il cancro che agiscono direttamente sul sistema immunitario. 

Elena Coli, 28 anni di Pisa, ingegnere alle prese con l’estrazione automatica di informazioni da complessi testi tecnici: avrebbe dovuto partire per la Germania per il suo ultimo anno, ma l’emergenza sanitaria al momento glielo ha impedito. 

Alessandro Bartolini, 29 anni di Firenze, ingegnere pure lui, si occupa invece di sensori alimentati dall’energia solare utili a controllare la salute delle piante o semplicemente anche la loro necessità di acqua, evitando di sprecare inutilmente questa preziosa risorsa. La sua borsa terminerà nel 2022 e già pensa ad un futuro in una start up di innovazione tecnologica. Al momento porta avanti sul campo la sua ricerca in un'oliveto in provincia di Pisa.

Elena Coli

Elena Coli

Chi invece il periodo di studio l’ha già completato è Angelo Molinaro, 39 anni, collegato stamani da Crotone dove vive. Medico specializzato in endcrinologia e malattie del metabolismo, studi tra l’altro ad Harvard e Bruxelles, grazie anche alle Borse Pegaso e dopo aver rifiutato più di un’offerta all’estero è oggi un dirigente medico dell’Aifa, l’Agenzia italiana che si occupa dell’approvazione dell’uso dei farmaci.

GiovaniSì agisce anche negli ambiti dei tirocini, del servizio civile, del fare impresa, del lavoro e della prima casa in cui vivere in autonomia. 

Il presidente Eugenio Giani

Il presidente Eugenio Giani

Le borse Pegaso hanno durata triennale e prevedono periodi di studio e ricerca all'estero di almeno 6 mesi, ma i percorsi di dottorato devono essere realizzati in ambiti innovativi di realtà toscane con l'obiettivo di avviare giovani laureati a settori strategici per lo sviluppo regionale. Dal 2014 al 2020 sono state assegnate 570 borse di studio, un investimento da 33 milioni di euro finanziato dal fondo sociale europeo. La Regione Toscana finanzia invece le borse di studio per il 2021-2022 con un investimento vicino ai cinque milioni di euro.

L'assessora Alessandra Nardini

L'assessora Alessandra Nardini


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