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Attualità venerdì 13 aprile 2018 ore 15:00

Gli eroi di via Fani, Pegaso a Filippo Boni

Riconoscimento allo scrittore e vicesindaco di Cavriglia per il libro che ricostruisce la storia dei cinque agenti della scorta di Aldo Moro



FIRENZE — Gli "eroi di via Fani" hanno finalmente voce attraverso le testimonianze dei loro familiari. I cinque agenti della scorta di Aldo Moro, trucidati la mattina del 16 marzo di quarant’anni fa, i carabinieri Oreste Leonardi e Domenico Ricci, i tre poliziotti Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi, riprendono una più giusta collocazione sulla scena della storia, grazie al libro di Filippo Boni.

L’autore di "Gli eroi di Via Fani" (Longanesi Edizioni), giovane storico di trentotto anni, attualmente vicesindaco di Cavriglia, ha ricevuto il Pegaso dalla mani del presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, per il minuzioso lavoro di ricerca su quella strage

Il lavoro di Boni è un viaggio lungo 4mila 500 chilometri per ricostruire la vita dei cinque uomini della scorta di Aldo Moro, ricercare e dare voce a vedove, genitori, figli, fratelli, fidanzate degli agenti. Familiari che “non possono essere davvero definiti professionisti del vittimismo. La loro è una storia di silenzio. Eppure, i loro cari sono stati protagonisti della storia d’Italia, che quel giorno ha svoltato ed è anche grazie al loro sacrificio se nel nostro Paese ha vinto la democrazia. Il 16 marzo 1978 è stato il nostro 11 settembre”.

“Il libro di Boni aiuta a far capire molte cose, grazie all’incontro con le famiglie dei cinque agenti”, dice il presidente Giani. “Fino ad oggi, si è parlato di Aldo Moro, oppure si è dato voce ai terroristi e di recente le parole della Balzerani ci hanno fatto vergognare”. 

Alla cerimonia ha partecipato anche la consigliera regionale Valentina Vadi, che ha promosso l’iniziativa del premio a Boni, “motivo di orgoglio per tutto il nostro territorio”, ha dichiarato la consigliera. “L’Italia ha ancora tante stragi rimaste avvolte dall’oscurità”.


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