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Attualità domenica 14 maggio 2023 ore 17:55

I regali più gettonati per le mamme toscane

Quasi il 30% dei toscani non regala nulla, due su tre preferiscono un omaggio floreale o una pianta, a cioccolatini, gioielli e capi di abbigliamento



FIRENZE — Festa della Mamma, come la festeggiano i toscani? Risponde Coldiretti che nello stilare la classifica dei regali mette al primo posto piante e fiori ma c'è anche un 30% che non regala nulla.

Si tratta di una ricorrenza civile, celebrata in molti luoghi del mondo in onore della figura materna e in Italia cade la seconda domenica di Maggio: nel 2023 il 14 Maggio.

Quasi il 30% dei toscani non regala nulla, mentre due toscani su tre, il 64%, preferirebbe un omaggio floreale o una pianta, mentre solo una minoranza intorno al 3% si orienterebbe sui cioccolatini, altrettanti sui gioielli e capi di abbigliamento. Molti utenti social hanno dedicato un pensiero o un augurio condiviso come didascalia di una fotografia più o meno recente, tante anche le foto degli album di famiglia e le immagini d'epoca.

Oltre alle iniziative di Campagna Amica per celebrare la festa della mamma molte aziende agricole ed agriturismi si sono organizzati proponendo attività curiose come in Versilia, dove mamma e figlie possono creare un profumo unico e speciale partendo dagli olii essenziali Made in Tuscany.

Ma di quali piante e fiori parliamo? 

Azalee, i lilium, le begonie e i gerani, oltre alle immancabili rose. 

I fiori italiani fanno i conti con i nuovi rialzi energetici legati alle tensioni internazionali dopo l’aumento del 67% dei costi di produzione che ha messo in ginocchio il settore nel 2022. 

Il consiglio di Coldiretti è acquistare fiori e piante assicurandosi dell’origine nazionale meglio direttamente dal produttore o nei mercati contadini di Campagna Amica – sostiene Coldiretti Toscana – per essere sicuri di mettere nel vaso un prodotto italiano al 100%, che sostiene i territori e rispetta l’ambiente e l’occupazione. Da difendere c’è un settore cardine per l’economia nazionale e regionale con quasi 3 mila aziende agricole specializzate che garantiscono il lavoro lungo tutta la filiera a miglia di persone. La crisi dei fiori e delle piante italiani dai mercati rischia peraltro di favorire le importazioni da Paesi stranieri che nel 2022 hanno già fatto registrare un aumento del 39% in valore per arrivare a sfiorare gli 870 milioni di euro, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat. Spesso – conclude Coldiretti Toscana - si tratta di prodotti ottenuti dallo sfruttamento come nel caso delle rose dal Kenya per il lavoro sottopagato e senza diritti e i fiori dalla Colombia dove ad essere penalizzate sono le donne.


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