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Cronaca venerdì 15 luglio 2016 ore 08:27

Indagato per riciclaggio il cognato del premier

Avvisi di garanzia anche per i due fratelli di Andrea Conticini, accusati di appropriazione indebita di fondi di associazioni iumanitarie



FIRENZE — Andrea Conticini è il marito di Matilde Renzi, sorella minore del presidente del consiglio Matteo. 

La notizia dell'inchiesta in cui sono coinvolti Andrea Conticini, 35 anni, il fratelli gemello Luca,e quello maggiore Alessandro è stata pubblicata dal quotidiano La Nazione.

Al centro dell'inchiesta della procura fiorentina ci sarebbe il trasferimento di denaro di organizzazioni umanitarie come Unicef e Operaton Usa prima alla società Play Therapy Africa Limited e poi sui conti personali di Alessandro Conticini (direttore di Play Therapy Africa Limited ed ex  dirigente di Unicef in Etiopia). Operazioni compiute senza causali giustificative fino a quando la Banca d'Italia non le ha segnalate come sospette alla procura di Firenze.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, nel 2011 dai conti di Alessandro e Luca Conticini parte del denaro in questione sarebbe stato trasferito al fratello Andrea che l'avrebbe utilizzato per acquistare quote di una società. Di qui l'accusa per il cognato di Matteo Renzi di riciclaggio e per Luca e Alessandro Conticini di appropriazione indebita, portata avanti secondo gli investigatori fino al 2015. 

Nei giorni scorsi l'abitazione di Matilde Renzi e Andrea Conticini e quelle dei fratelli Luca e Alessandro sono state perquisite con sequestro di vari documenti e supporti informatici. I legali di Conticini hanno già inoltrato al Tribunale del Riesame la richiesta di restituzione. 

"Contestiamo le accuse - ha dichiarato l'avvocato Federico Bagattini - Non vi è stata appropriazione indebita e la stessa prospettazione della procura non regge dal punto di vista logico e giuridico perchè ci saremmo appropriati di somme di una società di cui siamo soci esclusivi". "Il provvedimento che ha disposto le perquisizioni non contempla alcuna ipotesi di raggiro nei confronti di Unicef e di altre organizzazioni umanitaria - ha detto ancora il legale - I soldi ricevuti da queste organizzazioni sono pagamenti regolari alla Play Therapy Africa Limited, avvenuti dopo la verifica dell'effettiva esecuzione dei mandati ricevuti. Quello che si contesta è che queste somme siano state utilizzate per interessi privati e non della società".


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