Attualità venerdì 06 novembre 2020 ore 17:50
Unità Usca negli alberghi sanitari, 960 posti in Toscana
Le Asl continuano comunque a cercare altre strutture per i pazienti Covid che non possono restare a casa o non hanno bisogno di ricovero in ospedale
FIRENZE — L’albergo sanitario per i pazienti Covid in Toscana diventa assistito: ci saranno, cioè, unità speciali Usca (le unità speciali di continuità assistenziale istituite per gestire l'emergenza sanitaria da Covid-19) stabili e dedicate in ciascuna struttura in orario diurno. L'obiettivo, spiega la Regione, è riunire più persone in un unico luogo, al fine di poter garantire un controllo medico e sanitario giornaliero, dando continuità all’assistenza e alla presa in carico dei pazienti Covid.
Gli alberghi sanitari sono strutture alberghiere e ricettive a cui, a causa della situazione di emergenza dovuta al Covid, hanno accesso persone con positività accertata per Covid-19: asintomatici o pauci sintomatici in condizione clinica compatibile con la permanenza a domicilio ma non in condizione di isolarsi in casa.
La novità è stata illustrata dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e dall’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini durante il sopralluogo all’hotel Caravaggio di Firenze che rientra nel nuovo modello insieme a due alberghi sanitari di Prato e Montecatini.
Al momento, è stato spiegato, sono già 960 i posti dedicati ai pazienti Covid individuati nei 31 alberghi sanitari della Toscana a fronte dei 1.500 posti complessivi che la Regione, intende reperire nelle tre Asl: Centro, Sud Est e Nord Ovest.
Le tre Asl sono già al lavoro per reperire le strutture da destinare ad albergo sanitario.
Gli attuali 31 alberghi sanitari della Toscana sono così suddivisi: 18 nella Asl centro, 10 nella Asl Nord Ovest e 3 nella Asl Sud Est.
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