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Attualità mercoledì 04 gennaio 2017 ore 11:05
Pronti 20mila trattori spazzaneve
Per far fronte all’ondata di freddo, in molti Comuni toscani sono già attivi i trattori-spazzaneve e spargisale messi a disposizione dagli agricoltori
FIRENZE — Gennaio, il “mese delle Merla”, si presenta secondo tradizione all’insegna del freddo pungente. Secondo le previsioni meteo i prossimi giorni saranno caratterizzati da un calo repentino delle temperature che preannunciano gelo e neve. In tutta la Toscana si stanno predisponendo i sistemi per fronteggiare l’ondata di freddo. “Dalla “finta primavera” al rischio gelate – dice Tulio Marcelli, Presidente di Coldiretti Toscana – il passaggio si annuncia repentino. Il brusco calo delle temperature che in pochi giorni si abbasseranno di 10 gradi rischia di mandare in tilt la campagna toscana. La nostra preoccupazione è rivolta a verdure e ortaggi coltivati in pieno campo”.
Questa tipologia di coltivazioni all’aria aperta è, in Toscana, una pratica agricola che interessa circa 9mila ettari. Il timore maggiore è per le coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, radicchio e broccoli.
“Per far fronte all’ondata di neve e freddo, in molti comuni toscani – sottolinea Antonio De Concilio, Direttore di Coldiretti Toscana - sono già attive convenzioni per utilizzare i trattori-spazzaneve e spargisale per garantire strade sicure ad automobilisti e pedoni ed evitare l’isolamento delle località interne e montane. In Toscana si stima un parco macchine di circa 60.000 trattori di cui 20.000 sono disponibili per tali servizi in tutta la regione, dal Mugello alla Garfagnana passando per la montagna pistoiese ed in particolare nelle aree più facilmente soggette alla neve e alle temperature rigide. I trattori-spazzaneve che le amministrazioni comunali, enti ed aziende possono utilizzare, grazie alla legge di orientamento (un decreto legislativo del 2001 fortemente voluto da Coldiretti, fondamentale per la multifunzionalità dell’impresa agricola e per l’origine in etichetta dei prodotti agroalimentari) – conclude De Concilio – costituiscono spesso l’unica risorsa per lo svolgimento di attività funzionali alla sistemazione e manutenzione del territorio”.
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