Attualità lunedì 09 gennaio 2017 ore 14:05
Nessuna assicurazione per l'artificiere ferito
Il sindacato Siulp ha avviato una gara di solidarietà per Mario Vece. Il segretario Lanzilli: "Tutele assenti contro gli infortuni in servizio"
FIRENZE — Dopo l'esplosione della bomba che nel giorno di Capodanno ha provocato la perdita di una mano e il grave ferimento a un occhio all'artificiere Mario Vece che stava esaminando l'ordigno davanti alla libreria 'Bargello' di via Leonardo da Vinci a Firenze, vicina agli ambienti di Casa Pound, il sindacato di polizia Siulp ha aperto una gara di solidarietà per aiutare la famiglia a sostenere le costosissime cure che ora attendono il poliziotto ricoverato nell'ospedale di Careggi. Colpa, spiegano il sindacato e l'avvocato della famiglia dell'artificiere, dell'assenza di una polizza assicurativa che copra le forze dell'ordine in caso di infortuni anche gravi. Proprio come quello occorso all'artificiere che è stato nuovamente sottoposto a un delicato intervento per la ricostruzione del bulbo oculare. Una mancanza di tutela contro cui ora il Siulp annuncia battaglia, anche in sede di contrattazione con il governo.
"Per un poliziotto che si infortuna in servizio non è prevista nessuna polizza assicurativa - ha detto Lanzilli - per questo chiederemo al Governo di introdurne una nel contratto delle forze dell''ordine".
Il conto, identificato con la scritta ''Per Mario'', è stato aperto presso la filiale della banca Unicredit di viale Redi, a Firenze, iban IT38B0200802829000104589397. "È una risposta - spiega Lanzilli - anche alle centinaia di colleghi, cittadini e aziende che ci hanno chiesto di poter dare aiuto".
Intanto sia il Siulp che la famiglia di Mario Vece chiedono che si plachi il clima di intolleranza nei confronti delle forze dell'ordine, soprattutto dopo la comparsa di scritte ingiuriose nei confronti dell'artificiere e delle forze di polizia a Milano dopo l'esplosione a Firenze e che ogni tipo di diffamazione sia perseguito. Per questo hanno annunciato anche la volontà di costituirsi parti civili nel processo. "Attraverso il legale del Siulp, avvocato Massimiliano Annetta - ha detto Lanzilli - è stata presentata la richiesta di costituzione di parte civile, sia per la famiglia di Mario che per il Siulp di Firenze, nel processo che ci auguriamo possa tenersi dopo che saranno assicurati alla giustizia gli autori del gesto".
Le indagini sull'esplosione, sulla quale è stata subito aperta un'inchiesta per tentato omicidio, intanto vanno avanti nel massimo riserbo.
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