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​Oltre 120 ettari di territorio in fumo a metà agosto

In Italia al 2009 ad oggi siamo ad oltre 650mila ettari bruciati, una superficie superiore a quella dell'intera Liguria.



FIRENZE — Sardegna, Abruzzo, Sicilia, Calabria, ma anche Campania, Puglia, Toscana durante questa estate sono state investite da una ondata di incendi devastanti, che hanno già bruciato più di 120mila ettari di territorio, una superficie più estate si tutto il comune di Firenze.

I dati degli incendi e l’estensione delle aree bruciate sono disponibili in tempo quasi reale grazie al sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi che utilizza le informazioni provenienti dai satelliti europei del programma Copernicus ma anche quelli messi in orbita dalla Nasa.

Nel nostro Paese, fra il 2009 ed il 2020 sono bruciati più di 530mila ettari, una superficie analoga a quella dell'intera Liguria è andata in fumo.

In Italia il monitoraggio a terra degli incendi veniva svolto dal Corpo forestale dello stato ed ora dai Carabinieri forestali, che oltre ad operare in attività di prevenzione e di intervento degli incendi, raccolgono tutte le informazioni a corredo di ciascun evento, comprese la perimetrazione e la misurazione delle superfici percorse dal fuoco.

Questi dati, a disposizione delle amministrazioni locali, servono per applicare i vincoli (da 5 a 15 anni) stabiliti dalla legge 353/2000, per le aree interessate da incendi.

I dati raccolti dai Carabinieri Forestali differiscono da quelli indicati dal sistema europeo, anche se in ordine di grandezza sono coerenti, in quanto sono il frutto di un lavoro a posteriori molto più puntuale ed accurato sul territorio.

L'andamento degli incendi boschivi è molto variabile nel tempo, risentendo sicuramente della situazione meteorologica, anche se gli stessi dati diffusi dai Carabinieri indicano una componente umana molto forte, sia essa accertata come dolosa oppure colposa.

Marco Talluri
© Riproduzione riservata


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