Perché in Italia è vietato inneggiare a una strage di ebrei (e il diritto al dissenso non c’entra nulla)
Attualità domenica 05 febbraio 2023 ore 09:56
Papà e caregiver tornano in sala parto e nei reparti
Nei punti nascita si ripristinano le regole pre-Covid. Incoraggiato l'accesso in tutte le ore della giornata e della notte accanto a neomamme e bebè
FIRENZE — Papà e caregiver di nuovo nei reparti di ostetricia e pediatria e in sala parto dei 6 punti nascita dell'Asl Toscana centro, che comprende l'area metropolitana fiorentina incluso l'Empolese e le province di Pistoia e di Prato. Le disposizioni per ripristino delle regole di accesso sono già state diffuse dalla direzione aziendale a tutte le direzioni dei presidi ospedalieri a seguito delle decisioni assunte dal dipartimento Materno Infantile diretto dal dottor Alberto Mattei alla luce dei dati epidemiologici, dei recenti decreti legislativi e delle proiezioni sui contagi Covid a breve e medio termine.
Si torna insomma alle regole di accesso ai reparti di ostetricia e di pediatria in vigore prima dell'emergenza pandemica, con i papà e caregiver incoraggiati a rimanere accanto alle neomamme e ai bebè in tutte le ore della giornata e specialmente durante la notte.
La possibilità di una presenza prolungata anche per le ore notturne viene infatti considerata auspicabile dal Dipartimento Materno Infantile, fermo restando che essa è legata alla possibilità di poter garantire gli stessi standard di assistenza e di sicurezza a tutte le donne ricoverate nella stessa stanza.
Il percorso era già stato avviato negli ultimi mesi, quando il Dipartimento Materno Infantile aveva iniziato a favorire l’accoglienza del padre non soltanto in sala parto, ma anche durante la degenza della puerpera e del neonato.
La presenza del padre in sala parto era stata garantita anche per le madri Covid positive, grazie al ricorso alle misure sanitarie di protezione. Ha fatto eccezione soltanto il periodo in cui i decreti legislativi del governo avevano vietato le procedure in considerazione della gravissima situazione sanitaria.
Adesso però i presupposti epidemiologici sono ben diversi: "Quello di una nascita - commenta il dottor Mattei - è forse il momento più importante nella vita di una coppia. Il Dipartimento desidera che possano condividerlo, compatibilmente con le esigenze logistiche e assistenziali del singolo presidio ospedaliero che possono essere organizzate in modo diverso in ogni reparto, e che non permettono di escludere il verificarsi di situazioni cliniche che portino a privilegiare l’interesse sanitario generale rispetto ai senz’altro legittimi desideri di ogni singola coppia".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI