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Attualità sabato 01 aprile 2023 ore 18:50

Pasqua, boom di turisti ma poco personale

​Prenotate 7 camere su 10 in tutta Italia, quasi metà delle presenze dall'estero, il meteo è incerto e c'è difficoltà di reperimento del personale



FIRENZE — C'è grande attesa in Italia per il turismo di Pasqua che secondo le previsioni potrebbe far segnare una netta ripresa sugli ultimi anni, soprattutto per quanto riguarda le presenze straniere. 

Confesercenti e Confcommercio hanno diramato le tradizionali indagini commissionate sui flussi e sulla base delle prenotazioni registrate nel mese di Marzo, i risultati sugli arrivi si discostano di circa un milione di presenze, 7 milioni di turisti per Confesercenti ed 8 milioni per Confcommercio. Una indagine di Federalberghi porta a 11,5 milioni le presenze in Italia.

Per Confesercenti a primeggiare sono le città d'arte mentre per Confcommercio le località di mare, confermato anche da Federalberghi.

Confcommercio spinge lo sguardo fino al Ponte della Liberazione sottolineando che i flussi turistici potrebbero essere maggiori con una aspettativa di risparmio sui prezzi del soggiorno e mette al primo posto la Toscana tra le mete italiane.

Indagine Confesercenti

Secondo l'indagine realizzata da Assoturismo-CST per Confesercenti, su un campione di 1.703 imprese italiane della ricettività sono attesi quasi 7 milioni turisti nel sistema ricettivo ufficiale italiano, il 7,3% in più rispetto al 2022 con l'aumento di presenze straniere, protagoniste di una crescita boom: nel fine settimana pasquale saranno infatti 3,3 milioni, il 49% del totale e il 12,1% in più rispetto allo scorso anno. I turisti italiani sono stimati intorno alle 3,4 milioni di presenze ma l’incertezza sul meteo incide sulle prenotazioni.

Per la settimana delle festività pasquali si stimano 469mila presenze in più rispetto al 2022, con il 65% delle sistemazioni disponibili nelle strutture ricettive già prenotate.

Turisti si ma dove?

Saranno le regioni del Centro Italia a registrare le variazioni più significative dei flussi con il +9,3% (+4,5% di italiani e +14,7% di stranieri), seguite dalle regioni del Nord Est con il +7,2% (+3,4% di italiani e +10,9% di stranieri) e del Sud-Isole con il +7,7% (+3,4% di italiani e +14,2% di stranieri). Per il Nord Ovest la stima è del +5,4% (+2,1% di italiani e +9,2% di stranieri).

Città e i centri d’arte saranno le destinazioni privilegiate dai turisti stranieri e italiani, ma una quota consistente del mercato si distribuirà tra le diverse località termali italiane, dei laghi e le aree rurali e di collina. Un aumento della domanda, soprattutto straniera, è atteso anche per le località di montagna. Ancora una volta sarà il patrimonio artistico e culturale a suscitare il maggior interesse del mercato con le città d’arte e i borghi che registreranno un incremento delle presenze del +12%, anche se non vi sarà il tutto esaurito. Invece, un’altra quota consistente del movimento si riverserà nelle località termali (+11,9%), dei laghi (+7,9%) e della campagna/collina (5,4%). Per le aree di montagna la stima di crescita è del 5,7%, grazie al forte incremento della domanda estera (10,7%). Una tendenza migliore è attesa per le imprese alberghiere (8,2%) che hanno segnalato un incremento rilevante di stranieri (13,7%). Invece, la crescita stimata per l’extralberghiero è del 6,2% (3,3% di italiani e 9,1% di stranieri).

I turisti stranieri visiteranno soprattutto città/centri d’arte, le aree dei laghi, le località di montagna e le aree rurali e di collina. Soprattutto visitatori tedeschi, francesi, britannici, statunitensi, svizzeri, olandesi, austriaci e polacchi che in parte compenseranno le quote ancora mancanti dei mercati quali Cina, Russia, Giappone, Australia, Corea del Sud, India, Brasile, Canada. Un leggero aumento delle prenotazioni è stato segnalato anche per i turisti provenienti dalla Spagna e dal Belgio. Invece, la domanda italiana sarà maggioritaria nelle località costiere e termali

Continua la fase di ripresa del turismo italiano - dice Vittorio Messina, Presidente di Assoturismo Confesercenti - Torniamo finalmente ad accogliere i turisti stranieri che a Pasqua rappresentano quasi la metà delle presenze totali in Italia. Una tendenza decisamente positiva che ci fa ben sperare per i ponti di primavera e il proseguo del 2023. Ancora una volta il turismo dimostra di essere fondamentale per la crescita dell’intera economia italiana: va considerato un settore strategico, al centro dell’agenda politica ed economica. Il ministero del Turismo si sta impegnando in questa direzione: apprezziamo la volontà di intervento sui nodi che bloccano lo sviluppo del comparto, a partire dall’apertura del tavolo sulla carenza di personale. Un’emergenza assoluta: abbiamo stimato un fabbisogno non soddisfatto di circa 50mila figure professionali nel comparto per la Pasqua e per i Ponti di primavera. Dobbiamo risolvere le criticità e sostenere la ripartenza, con investimenti sulle imprese e sulle infrastrutture, oggi più che mai necessarie per competere in un mercato sempre più globale e sempre più difficile.

Indagine Confcommercio

Secondo un'indagine condotta tra il 15 e il 22 Marzo dall’Osservatorio sul Turismo di Confcommercio, realizzato da SWG saranno almeno 8 milioni i vacanzieri pasquali, al netto di 2,5 milioni di indecisi, di cui il 60% farà 2 notti fuori casa, ma uno su dieci si allungherà anche per tutta la settimana. 

Destinazioni all’interno della regione di appartenenza per uno su due mentre, della restante metà, 8 viaggeranno altrove ma sempre in Italia e 2 verso l’estero. Le località di mare sono le più ambite, nel 22% dei casi, seguite da città d’arte e borghi che, insieme, totalizzano un ulteriore 28%, per una spesa complessiva che, considerando 400 euro pro-capite, dovrebbe attestarsi intorno ai 4 miliardi di euro.

 Il ponte della Liberazione registra invece, al momento, 8,2 milioni di italiani che si sono già organizzati e altri 4 milioni che ci stanno pensando seriamente, per una spesa complessiva che rasenterebbe i 4,5 miliardi, con un budget lievemente più contenuto (360 euro a testa) probabilmente perché gli intervistati si attendono prezzi lievemente più bassi in quel periodo. In questo caso, con più giorni disponibili si allarga il perimetro degli spostamenti, sono il 42% quelli che resteranno nella regione di appartenenza e il 14% quelli che andranno all’estero.

Toscana, Lazio, Emilia Romagna, Puglia, Liguria, Veneto e Campania sono le regioni più gettonate mentre, per le mete estere, la Francia resta in cima alle preferenze nonostante le notizie di scioperi e agitazioni.

Per il presidente di Confcommercio, Sangalli “il turismo è tornato ad essere settore traino dell’economia italiana. Lo confermano le previsioni del periodo pasquale con l’aumento delle attese presenze straniere. Per consolidare questi risultati bisogna investire soprattutto nelle infrastrutture e accelerare in sicurezza i tempi di utilizzo dei fondi del Pnrr. Un’opportunità irripetibile che non possiamo perdere.

Indagine di Federalberghi

Secondo una ricerca condotta dall’Istituto ACS Marketing solutions per Federalberghi si prospetta una Pasqua molto vivace per il settore del turismo: saranno infatti circa 11,5 milioni gli italiani in vacanza, di cui 8,2 maggiorenni e 3,3 minorenni, per un giro d'affari di 6,18 miliardi e una spesa media di 535 euro. Questi i dati emersi da una  Vediamo nel dettaglio i risultati.

Le mete preferite

Il 95,6% degli intervistati ha deciso di rimanere in Italia. Tra le mete più gettonate troviamo il mare (31,6%), le località d’arte (30,8%), la montagna (17,6%), i laghi (5,0%) e le località termali (1,3%). Per chi ha scelto di partire per l’estero troviamo in pole position le grandi capitali europee (68,2%), dalle grandi capitali extraeuropee (13,6%), dalle località marine (9,2%) e dal viaggio in crociera (4,5%).

Tra i preferiti spiccano le case di parenti e amici (26,4%), seguono gli alberghi (24,8%), i bed & breakfast (23,6%) e le case di proprietà (13,0%). La vacanza avrà una durata media di 3,6 notti, con una spesa pro capite di 535 euro. Chi resterà in Italia spenderà mediamente 521 euro, mentre spenderà di più chi trascorrerà la vacanza oltre confine (792 euro). Le vacanze sono state prenotate con largo anticipo: il 60,9% si è infatti mosso anche un mese prima.

Le attività preferite saranno le passeggiate (51,4%), escursioni e gite (38,2%), visite a monumenti (22,6%) e la partecipazione ad eventi enogastronomici (19,2%). Per gli spostamenti, tre vacanzieri su quattro utilizzeranno la propria macchina per raggiungere la propria meta. Il 13,8% viaggerà invece in aereo e il 5,6% in treno. La comodità ha prevalso nella scelta del mezzo (73,7%). Chi viaggia in aereo, invece, lo fa prevalentemente (69,6%) per ottimizzare i tempi.


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