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Politica lunedì 18 agosto 2025 ore 16:10

Regionali 2025, firmato il patto Pd e M5s a sostegno di Giani

La firma dell'accordo
La firma dell'accordo. Da sinistra Fossi, Taverna, Giani, Galletti

Con l'accordo, articolato in 23 punti, il campo largo è realtà: ecco il testo integrale. Intanto strappi sul fronte riformista. Un ricorso al Tar



FIRENZE — E' fatta: Partito democratico e Movimento 5 Stelle hanno firmato il patto di coalizione che, in vista delle elezioni regionali d'autunno, li vede dunque ufficialmente uniti a sostegno del candidato Eugenio Giani, in corsa per il suo secondo mandato, quale presidente per la coalizione progressista in Toscana.

Il patto che suggella l'alleanza di campo largo è stato siglato a Firenze, nella sede della presidenza della giunta regionale di Palazzo Strozzi Sacrati.

Presenti lo stesso Giani, il segretario regionale toscano del Pd l'onorevole Emiliano Fossi, la vicepresidente nazionale del M5s Paola Taverna e la capogruppo pentastellata in Consiglio regionale Irene Galletti che alle elezioni del 2020 il Movimento aveva schierato come propria candidata alla presidenza.

Per questa tornata, invece, la consultazione online degli iscritti del M5s ha indicato a maggioranza la via che in Toscana è inedita: appoggio al bis di Giani sì, ma con piattaforma programmatica messa nero su bianco. Così è stato.

La firma dell'accordo. Da sinistra Fossi, Taverna, Giani, Galletti

La firma dell'accordo. Da sinistra Fossi, Taverna, Giani, Galletti

Nel primo pomeriggio sono arrivate le firme per un'intesa che prevede progetti e obiettivi programmatici. La versione integrale del documento è disponibile qui sotto, in coda all'articolo, ma fra i 23 punti su cui Pd e M5s hanno concordato figurano il reddito di cittadinanza regionale, il salario minimo garantito e la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario.

Sul fronte infrastrutture, l'impegno è a procedere al potenziamento dell'aeroporto Galilei di Pisa come "porta d'accesso alla Toscana" e ad opporsi all'ipotesi di un suo declassamento. Viene citata la necessità di potenziare anche lo scalo elbano, e più in generale poi si scrive che il M5s "sostiene comunque la necessità di una revisione complessiva del piano strategico aeroportuale toscano". Quanto a Firenze, nel paragrafo sugli aeroporti si legge: "La Regione si impegna a sviluppare e valorizzare il Parco agricolo della piana".

Acqua pubblica, revisione del piano rifiuti, rimozione da Piombino del rigassificatore e raddoppio ferroviario Pisa-Firenze sono alcuni degli altri punti messi a fuoco nel documento. 

"Più complici nel costruire il buon governo della Toscana"

"Abbiamo elaborato 23 punti che costituiscono un punto d'impegno come spunti fondamentali per un programma che, pur partendo dalle reciproche posizioni, possa essere più condiviso possibile", ha spiegato Giani auspicando che la piattaforma possa rendere le compagini "più complici nel costruire il buon governo della Toscana".

Stretta di mano fra Giani e Taverna

Stretta di mano fra Giani e Taverna

Taverna, vicepresidente vicaria del Movimento 5 stelle con delega ai territori, sottolinea come l'accordo nato dal mandato degli iscritti sia un "passo decisivo" che "riflette il nostro impegno per una Toscana sostenibile e vicina ai cittadini, fondata su legalità, tutela ambientale, diritti sociali e una sanità pubblica più forte".

E sottolinea: "L'accordo sottoscritto oggi ha valore di contratto". Ancora: "Sarà pubblico per garantire trasparenza a tutti i toscani".

"Da due pagine di quesito sottoposto al voto della rete, siamo giunti a sei pagine di obiettivi concreti", ha puntualizzato Galletti. "Dopo cinque anni di opposizione responsabile - ha aggiunto - il Movimento 5 Stelle entra in questa coalizione per promuovere un cambiamento reale, valorizzando le istanze della nostra comunità per il bene della regione".

Strappi, polemiche e un ricorso: la giornata

Intanto però sul fronte riformista oggi è stato giorno di strappi e polemiche: lo strappo è arrivato da 'Avanti con Giani': la compagine che unisce Azione, +Europa, Pri e Psi ha annunciato di voler correre con una lista autonoma, avviando sul viale del tramonto l'ipotesi di una lista unica 'del presidente' tra forze riformiste. Ad annunciare la mossa sono stati i segretari regionali delle formazioni Marco Remaschi (Azione), Federico Eligi (+Europa), Moreno Lorenzini (Pri) e il commissario Psi Gerardo Labellarte. 

Secca la reazione di Italia Viva che ha definito la rottura "inspiegabile", formulando gli auguri per la raccolta delle firme.

E oggi è stata anche giornata di ricorsi: uno, in verità, ovvero quello avanzato al Tar da Democrazia sovrana popolare (Dsp) di Marco Rizzo per chiedere l'annullamento del decreto di indizione delle elezioni regionali in Toscana e rinviare la data del voto, nonché ridurre proporzionalmente le firme da raccogliere. Obiettivo: garantire alle formazioni non rappresentate in Consiglio regionale tempo e modo di competere nella corsa elettorale.


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La firma del patto di coalizione fra Pd e M5s a sostegno di Eugenio Giani
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