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Attualità mercoledì 26 aprile 2023 ore 18:55
Piante in classe? Per gli studenti è tutta salute
Abbattono il 20% di Co2 e il 15% di Pm 2,5 migliorando la qualità di vita a scuola: la sperimentazione, prima in Italia, è stata fatta in Toscana
FIRENZE — Piante in classe? Tutta salute per studenti e studentesse che possono beneficiare degli effetti del verde sia per ridurre l'inquinamento atmosferico a scuola che per rendere l'ambiente scolastico più piacevole e rilassante. In circa 5 mesi di sperimentazione nelle aule pilota è stato rilevato che le concentrazioni di CO2, componente che causa il mal di testa e provoca un calo della concentrazione, nelle classi sentinella sono crollate del 20%, mentre quelle delle polveri sottili PM 2,5 del 15%.
La sperimentazione è pionieristica in Italia, ed è stata condotta in Toscana a Firenze da Coldiretti e dall'Istituto per la Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ibe—Cnr) in collaborazione con Donne Impresa Coldiretti, Affi (Associazione Floricoltori e Fioristi Italiani) e AssoFloro nell’ambito di un protocollo siglato con l’Istituto Alberghiero Saffi e con il sostegno della Regione.
I risultati parlano chiaro: sanseveria, chamadorea, yucca, ficus e schefflera nelle aule scolastiche possono migliorare sensibilmente la qualità dell’aria respirata dagli studenti favorendo concentrazione e apprendimento.
L'esperimento
I bambini sono i gruppi più colpiti dalle conseguenze dell’inquinamento indoor. E le scuole gli ambienti dove ogni giorno 400mila studenti nella Regione Toscana trascorrono la maggior parte del loro tempo spesso in situazioni di affollamento.
Il monitoraggio ha coinvolto 4 classi dell’Istituto alberghiero fiorentino con medesime caratteristiche: in due sono presenti una quarantina di piante in vaso di diverse specie già riconosciute nell’ambiente scientifico come filtri naturali, in altre due non è invece presente alcuna pianta.
Le specie utilizzate per l’allestimento sono state soprattutto piante di sansevieria, di piccole palme (Chamaedorea) e piante più grandi come schefflera, ficus e yucca. Particolare attenzione è stata posta nella disposizione delle piante all’interno delle aule-pilota sulla base non solo dell’idonea esposizione alla luce ma anche del risultato estetico finale, consci dell’importanza del verde nel creare ambienti più accoglienti e del contributo delle piante a favorire l’attenzione e la concentrazione degli alunni ma anche a ridurre stati ansiosi e di stress, contribuendo ad aumentare la qualità del servizio educativo.
L'obiettivo
Il protocollo siglato da Coldiretti Toscana, Ibe-Cnr e Ufficio Regionale Scolastico punta a dimostrare, dati scientifici alla mano, che le piante da interno sono una soluzione green, disponibile ed economica alla cosiddetta sindrome dell’edificio malato che accomuna scuole, uffici, ospedali ed ambienti al chiuso in generale.
Si tratta di spazi dove i nemici si chiamano formaldeide, benzene, xilene, toluene, tetracloroetilene: inquinanti che abitano insieme a noi, alcuni dei quali prodotti naturalmente dal nostro corpo, e che si trovano per esempio nella colla del pavimento, arredi e rivestimenti, vernici, fotocopiatrici, stampanti e computers.
Due le convenzioni per la ricerca alla base della sperimentazione, sottoscritte da Coldiretti Toscana e Ibe-Cnr: una per il settore delle aziende florovivaistiche, attivata in collaborazione con Affi e AssoFloro, ed una per il settore della viticoltura che coinvolge Vigneto Toscana, l’associazione dei viticoltori di Coldiretti.
Hanno detto
I risultati sono stati presentati all’Istituto Alberghiero Saffi di Firenze con la vicepresidente della Regione Toscana e assessora all'agroalimentare Stefania Saccardi e l'assessora regionale all'istruzione, formazione e lavoro Alessandra Nardini. Presenti Angelo Corsetti (direttore Coldiretti Toscana), Giorgio Matteucci (direttore Ibe-Cnr), Rita Baraldi e Alessandro Zaldei (Ibe-Cnr), Roberto Curtolo (Dirigente Ufficio Scolastico Regionale), Francesca Lascialfari (Dirigente Scolastico Istituto Alberghiero Saffi), Nada Forbici (Coordinatore Consulta Nazionale Florovivaismo Coldiretti e Presidente AssoFloro).
“Un progetto intelligente e anche bello esteticamente – ha commentato la vicepresidente Saccardi –. Se consideriamo che la maggior parte delle nostre scuole si trova in un contesto urbano dove dunque all’aria viziata si aggiunge lo smog proveniente dall’esterno, la soluzione proposta da questa sperimentazione di Coldiretti Toscana e Cnr va nella giusta direzione".
"Il benessere delle studentesse e degli studenti - ha detto l'assessora Nardini - merita molta attenzione. Come Regione Toscana non vogliamo sottovalutarlo e prestiamo molta attenzione alle innovazioni e al contributo che la ricerca e la scienza possono portare".
Corsetti, direttore Coldiretti Toscana, ha spiegato come "questa sperimentazione conferma ciò che sappiamo sulle piante ma ci mette per la prima volta di fronte ai risultati oggettivi in un contesto ben preciso: una scuola. Le piante presenti in aula ci aiutano a ridurre i rischi per la nostra salute e favorire l’apprendimento che l’inquinamento condiziona".
Secondo il direttore Ibe-Cnr Matteucci “i risultati della sperimentazione sono veramente incoraggianti. Abbiamo messo insieme ricerca applicata e monitoraggio avanzato anche con sistemi autocostruiti. Proseguiremo questa attività che ci vede impegnati nel trasferire i risultati della ricerca nel pratico”.
“L’accordo che abbiamo stipulato con Coldiretti - ha osservato poi Curtolo per l'Ufficio Scolastico Regionale) - si muove nell’ambito di favorire un approccio sostenibile non solo a parole e nella didattica ma anche nei fatti e nell’organizzazione della scuola. Il progetto didattico che stiamo portando avanti con Coldiretti ha numeri importanti: coinvolge tra l’8% ed il 10% degli studenti. La sperimentazione in aula ha valore come modello da portare all’interno delle scuole”.
Lascialfari conferma, sottolineando che "il Saffi ha aderito senza esitazioni a questo progetto che ci è stato proposto all’inizio dell’anno scolastico".
Forbici (Coordinatore Consulta del Florovivaismo di Coldiretti e Presidente AssoFloro) ha concluso: "La ricerca ci fornisce dati oggettivi che voglio sperare ci aiuteranno a portare avanti politiche di incremento sempre di più del verde nelle nostre scuole ma anche negli ospedali, nelle case di cura e negli edifici dove viviamo per gran parte della giornata".
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