Attualità martedì 03 dicembre 2019 ore 15:15
Ricerca toscana, Pegaso d'oro a Rappuoli e Masotti
Una giornata di confronto dedicata ai finanziamenti per la ricerca. La Toscana ha investito oltre 1.500 milioni. Riconoscimento a Rappuoli e Masotti
FIRENZE — Oltre 1.500 milioni di euro investiti in ricerca e sviluppo in 10 anni, con un aumento del 41% dal 2006 al 2016*, pongono la Regione Toscana all’8 posto tra le regioni d’Italia con il maggior incremento e al 6 posto per importo complessivo di risorse, ben al di sopra della media nazionale. Un investimento che alimenta 7 Atenei, 43 sedi di enti di ricerca, 4 aziende universitarie ospedaliere, per un coinvolgimento di oltre 115.000 studenti, 4.130 tra docenti e ricercatori e 1.530 assegnisti di ricerca. Questi e altri dati saranno al centro dell’evento "La Ricerca va in Scena: le ragioni dell’investimento pubblico in R&S” organizzato dall’assessorato alla Cultura, Università e Ricerca della Regione Toscana al cinema La Compagnia di Firenze.
Il programma ha visto un confronto a più voci tra rappresentanti di istituzioni di ricerca e i giovani ricercatori che illustreranno esempi e prototipi di progetti innovativi finanziati dalla Regione grazie al bando FAR FAS. Venti i progetti in “mostra”, tra cui: il nuovo eolico che sfrutta lo spostamento d’aria prodotto da traffico veicolare e ferroviario, i primi droni autonomi in grado di monitorare il territorio, un nuovo sistema per verificare le condizioni di ponti, viadotti e altre infrastrutture ferroviarie, i primi traghetti a propulsione elettrica, la facciata smart che integra fotovoltaico ed elementi nanotecnologici in chiave di sostenibilità ambientale, ma anche una app per le donne in premenopausa.
La giornata si è aperta con il saluto della virologa Ilaria Capua, direttrice dell’One Health Center of Excellence dell’Università della Florida, seguito dall’intervento della vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni, ha visto la partecipazione del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Lorenzo Fioramonti, e dei rettori degli Atenei toscani.
"La ricerca è il segreto dello sviluppo, senza ricerca non c'è sviluppo sopratutto in un'economia come quelle moderne estremamente avanzate, sempre più in accelerazione e legate all'innovazione. La Toscana può essere un punto di riferimento per il Paese soprattutto quando si riesce a costruire modelli di sistema, quando si mettono tutte le risorse insieme e si riesce a fare squadra", queste le parole del ministro all'istruzione Lorenzo Fioramonti, ministro dell'istruzione, durante il suo intervento. Per il ministro "la ricerca non è soltanto una cosa che si deve fare perché è giusto farla, è anche il segreto dello sviluppo economico".
Poi il confronto sul valore della conoscenza nella società contemporanea e quindi le ragioni dell’investimento pubblico in ricerca, a cui interverranno Giovanni De Santi, direttore Sustainable Resources della Commissione Europea, Rino Rappuoli, direttore scientifico della GSK Vaccini di Siena e Daniele Livon, direttore dell’ANVUR (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca). A moderare l’incontro sarà Federico Pedrocchi.
Seguirà uno spazio dedicato al valore della ricerca culturale introdotto dallo storico dell’arte Tomaso Montanari, a cui partecipano Natalia Cangi, direttrice dell’Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano, Alberto Del Bimbo professore dell’Università di Firenze, il direttore Cultura e Ricerca della Regione Toscana Roberto Ferrari ed Erminia Sciacchitano, Policy Officer della Commissione Europea.
L'evento è stato l'occasione per conferire un riconoscimento alla carriera a Leonardo Masotti, presidente e fondatore di El.En SPA e Rino Rappuoli, microbiologo attualmente direttore scientifico presso GlaxoSmithKline (GSK) Vaccines di Rosia (Siena).
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