Attualità lunedì 11 settembre 2017 ore 16:47
Rossi chiede poteri straordinari dopo il disastro
Il presidente della Regione Toscana con il ministro Galletti in visita sui luoghi del disastro che ha provocato la morte di sei persone e due dispersi
LIVORNO — Strade e case allagate, distruzione e una famiglia distrutta. Una situazione che, per il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, richiede scelte rapide e lavori da eseguire con la massima urgenza. Per questo lo stesso Rossi, durante un vertice nella sede della Protezione civile insieme al ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti ha chiesto i poteri straordinari per gestire l'emergenza. "Se vogliamo che le opere necessarie alla messa in sicurezza del territorio siano realizzate presto e bene, non possiamo intervenire con i lacci delle procedure ordinarie", ha detto.
Intanto la Regione ha dichiarato lo stato di emergenza chiedendo al Governo di fare altrettanto e ha annunciato lo stanziamento di tre milioni per la messa in sicurezza dell'area livornese. Nell'immediato, però, le priorità sono l'aiuto alle famiglie che hanno subito danni la ricerca dei dispersi. "È proprio su loro, sul ritrovamento dei dispersi - ha detto Rossi - che dobbiamo concentrare gli sforzi. Poi è necessario pensare a dare sollievo alle famiglie, ad aiutare coloro che hanno avuto case e proprietà invase da acqua e fango, perché non siano lasciate sole. Faremo in modo da monitorare la situazione affinché ciò non accada".
Indispensabili per la messa in sicurezza dell'area livornese, ha detto Rossi, sono gli interventi sull'Ugione, il Rio Maggiore, il Rio Ardenza e il Chioma, i quattro corsi d'acqua responsabili degli allagamenti e su cui, ha detto Rossi, è stata effettuata da poco la ripulitura da parte del Consorzio costa Toscana. Intanto nella zona colpita dagli allagamenti sono tante le forze in azione: quattrocento solo i volontari della protezione civile mentre il contingente di quelli regionali è stato portato a 250. Per ciò che riguarda la ricostruzione dei ponti danneggiati si è augurato che sia permesso alla Regione di intervenire senza dover ricorrere a gare di appalto ordinarie, per le quali sarebbero necessari tempi troppo lunghi per vedere le opere realizzate.
Ora la Regione pensa di utilizzare nell'immediato i circa 2,2 milioni di euro a disposizione per i primi interventi sull'Ugione.
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